Attività cybercriminali in forte crescita con il periodo di offerte e sconti su Internet. I consigli di Check Point Research per uno shopping online natalizio all’insegna della sicurezza e dell’attenzione
L’incremento dello shopping online, sospinto dal Black Friday e da un novembre particolarmente denso di promozioni e ribassi, si scontra con un dato poco meritorio per la sicurezza degli utenti: la crescita delle attività criminali legate alle offerte di vendita tramite Internet. Due binari tutt’altro che paralleli, se è vero che la caccia all’affare e all’oggetto del desiderio può talvolta provocare un fisiologico calo dell’attenzione da parte dei consumatori, e corrispondentemente ingolosire gli hacker per metter a punto le loro mirabolanti (e pericolose) attività criminose.
I numeri raccolti dall’esperto Check Point Research non lasciano d’altronde spazio ad interpretazioni, evidenziando al tempo stesso un dato che deve far riflettere: nel solo mese di novembre, sono stati infatti individuati più di 5.300 siti web dannosi a settimana, a fronte di un aumento del 178% rispetto alla media generalmente assunta durante l’anno. Una crescita mastodontica, a conferma di come il Black Friday – ma potremmo parlare dell’intero mese di novembre, diventato ormai il mese per antonomasia dello shopping online – costituisca terreno fertile per le le truffe legate alle offerte di vendita su Internet.
Difendersi dalle minacce che serpeggiano sul web – a maggior ragione considerato l’avvicinarsi del periodo natalizio, altro momento chiave nella corsa agli acquisti online – è possibile, tenendo però a mente alcuni consigli condivisi dagli esperti di Check Point Research. Ve li riportiamo qui di seguito.
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Attenzione a cosa cliccate e diffidate dagli sconti folli
In primo luogo, vale sempre l’indicazione di acquistare da fonti sicure e affidabili, evitando lo shopping compulsivo e sospinto unicamente dal prezzo di vendita attraente: una ricerca su Google permetterà infatti di certificare l’affidabilità del negozio online, prendendo anche come riferimento le recensioni e i feedback degli utenti riportati nei siti di comparazione. Diffidate invece dai link promozionali ricevuti tramite email, o quantomeno valutate prima l’attendibilità del mittente: nella maggior parte dei casi, le attività di phishing sono facilmente riconoscibili grazie alla presenza di errori grammaticali riportati dentro al messaggio.
Avete trovato un’offerta sull’ultimo costosissimo modello di smartphone a cifre da capogiro o con sconti fin troppo allettanti? Molte volte è proprio il prezzo basso – o per meglio dire impossibile – a bollare il sito web come inattendibile. Anche in questo caso, vale il consiglio di guardare i feedback dello shop e monitorare le piattaforme di comparazione.
Attenzione anche alle transazioni online: evitate di inserire informazioni di pagamento su quei siti che non hanno installato la crittografia SSL (Secure Sockets Layer), generalmente identificati dall’assenza della classica icona a forma di lucchetto chiuso posizionata accanto all’URL nella barra degli indirizzi o nella barra di stato. In mancanza di tali indicazioni, i dati eventualmente inseriti nella piattaforma sospetta potrebbero non essere protetti e perciò finire alla mercé dei malintenzionati.
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Tra gli espedienti utilizzati dai cybercriminali figurano anche le false email di reimpostazione della password. Se non avete chiesto di resettare le credenziali del vostro account, cancellate immediatamente l’email: il clic sulla url riportata dentro al messaggio indirizzerà infatti a un sito phishing che permetterà agli hacker di leggere in chiaro la password digitata ed entrare così dentro al vostro profilo personale, intercettando informazioni sensibili (tra cui ovviamente quelle di pagamento).