La funzione SOS per le emergenze è fondamentale e oggi, grazie alle tecnologie, è possibile attivarla anche quando lo smartphone non prende. In questo modo si possono allertare i soccorsi in ogni condizione.
Tutti i cellulari, normalmente, permettono di effettuare delle chiamate di emergenza ai servizi locali e alle forze dell’ordine. Tuttavia nel tempo gli operatori hanno fatto passi da gigante per determinare un sistema d’uso della tecnologia ancora più avanzato per migliorare la sicurezza di ogni cittadino.
Se fino a qualche anno fa trovarsi in delle zone remote rendeva praticamente impossibile chiedere aiuto tramite smartphone, oggi questa barriera non esiste più grazie alla tecnologia.
Funzione SOS per le emergenze: come funziona
I telefoni di base permettevano di chiamare solo i servizi di emergenza e comunicare con loro, poi la situazione è cambiata, i telefoni permettono di impostare dei numeri con cui far partire una chiamata diretta in caso di problemi e soprattutto garantiscono una connessione praticamente ovunque.
Questo è fondamentale sia quando si viaggia e ci si trova in zone remote ma anche quando si fanno delle escursioni nella natura. Oggi è possibile quindi chiedere aiuto tramite SOS anche quando il telefono normalmente non dovrebbe prendere il segnale. Grazie ai lavori della Apple infatti è possibile appoggiarsi al satellite anche in Italia e quindi essere operativi ovunque.
Questa funzione è stata attivata prima su altri dispositivi della casa come gli smartwatch permettendo di salvare tantissime persone che si sono trovate in difficoltà e intrappolate magari mentre sciavano o nei boschi. Quindi l’azienda ha scelto di estendere anche agli iPhone il formato SOS. Cosa cambia? A partire dall’iPhone 14 quando si prova ad effettuare una chiamata a un servizio di emergenza e il telefono non prende, arriva un messaggio chiedendo all’utente se vuole inviare un messaggio di testo alle forze locali. In questo modo è possibile collegarsi direttamente con il posto, quindi anche quando si viaggia all’estero e non solo in Italia.
Come funziona il sistema di emergenza
Il sistema allora genera una serie di domande che permettono di identificare il problema, la situazione e quindi di poter raggiungere facilmente la persona. Ad esempio chiede se ci sono persone infortunate, quante persone sono in pericolo, se è stato un malore o un incidente a causare problemi e così via per definire al meglio la situazione per i soccorsi che devono arrivare sul posto. Mediante il GPS si attiva la condivisione della posizione e i soccorritori sanno esattamente dove andare, inoltre grazie sempre alla condivisione dei file è possibile anche allegare direttamente la cartella clinica in automatico.
Se la persona è in grado di comunicare viene attivata una conversazione, sempre scritta, con il centro di soccorso che poi intanto chiamerà aiuto. Un vero alleato per le emergenze che funziona in ogni caso grazie all’attivazione via satellite. I primi due anni saranno gratis poi il servizio sarà a pagamento ma sicuramente ne vale la pena.