Check Point Software ha individuato alcune importanti sfide a cui il settore bancario dovrà far fronte per rafforzare la propria efficacia dinanzi agli attacchi hacker
Non è casuale che l’attenzione dei cybercriminali si sia spostata nell’ultimo periodo verso il settore bancario. Se è vero che l’utenza consumer resta infatti una delle vittime preferite dagli attacchi informatici, non bisogna tuttavia sottacere i progressi qualitativi e quantitativi compiuti dagli hacker in settori particolarmente delicati e incisivi come appunto quello bancario.
Secondo i dati raccolti da Check Point Software, l’incremento delle minacce nel contesto banking è cresciuto di anno in anno. Valgano in tal senso alcuni dati emblematici come l’aumento del 53% di attacchi hacker verso le banche rispetto ai dati dello scorso anno, con una media di 700 campagne informatiche a settimana. Soltanto queste due cifre danno contezza di un problema di non trascurabile importanza.
La maggiore esposizione del settore bancario alle cyber-minacce si lega a doppio filo con alcuni trend tecnologici che hanno acuito la vulnerabilità dei sistemi informatici delle banche, tra cui ovviamente la digitalizzazione – spinta anche da fattori caratterizzanti come la pandemia di Covid-19 – l’incremento dello smartworking, la migrazione verso il cloud pubblico per applicazioni sempre più diffuse e la capillarità della connettività SD-WAN per le filiali.
Di fronte ad un contesto sempre più difficoltoso, Check Point Software ha perciò individuato alcuni obiettivi che il settore bancario dovrà raggiungere per potenziare l’infrastruttura IT di una banca. Innanzitutto, bisogna tener conto della quantità che circolano al’interno del settore. Tali trasferimenti devono avvenire in una rete sicura, fornendo una bassa latenza per transazioni finanziarie ad alta frequenza e una segmentazione della rete zero-trust per prevenire i lateral movement.
Sicurezza dei dispositivi IoT e esperti di cybersecurity
Secondo Check Point Software, una delle sfide del settore bancario sarà rappresentata anche dala semplificazione della compliance e la complessità delle secuity operation. Considerato lo sviluppo dello smartworking, sarà anche importante rafforzare i livelli di tutela dei dispositivi utilizzati per il collegamento da remoto, come pure caselle di posta elettronica e la garanzia dell’accesso zero-trust alle applicazioni aziendali.
Non bisogna anche dimenticare l’abilitazione della connettivà SD-WAN sicura per le filiali, altra sfida a cui le banche dovranno prestare particolare attenzione. Questo perché l’incremento dell’utilizzo del cloud ha aumentato il rischio di attacchi informatici veicolati tramite malware e file dannosi, ed ecco spiegato il motivo per cui molte banche stanno abilitando le proprie filiali con la connettività SD-WAN a Internet e al cloud.
C’è anche un discorso legato ai dispositivi IoT, come videocamere IP e stampanti, di cui le banche sono solite dotarsi. Proteggere le reti e questi dispositivi smart rafforzerà sicuramente la sicurezza del settore bancario in quanto ridurrà il rischio che malware e attacchi da remoto possano compromettere la sicurezza aziendale.
Infine, resta sempre il consiglio di affidarsi a esperti di cybersecurity per garantire un adeguamento ai mutevoli trend in materia di sicurezza.