Svolta green a Londra dove i famosi autobus rossi a due piani, presto saranno convertiti alle motorizzazioni elettriche, dopo un periodo di sperimentazione del formato ibrido basato su diesel ed elettricità.
Svolta green a Londra dove i famosi autobus rossi a due piani, presto saranno convertiti alle motorizzazioni elettriche, dopo un periodo di sperimentazione del formato ibrido basato su diesel ed elettricità.
I nuovi Double Decker inglese a trazione elettrica inizieranno a percorrere le affollate strade di Londra a partire dal prossimo Ottobre. La prima linea green sarà la linea 16, che permette di collegare la Victoria Station alla zona nordoccidentale di Londra.
I nuovi mezzi, che presto arriveranno a Londra per il collaudo definitivo, sono realizzati dalla società cinese Byd, che ha messo a punto una batteria di proporzioni immense per garantire a questi mastodontici autobus di poter percorrere le vie londinesi basandosi esclusivamente sull’energia elettrica.
L’utilizzo di questi mezzi permetterà di risparmiare sul carburante oltre che ridurre le emissioni di smog nella capitale inglese. La conversione dei mezzi pubblici sul formato elettrico prosegue, dopo qualche timido tentativo di utilizzare motorizzazioni ad idrogeno, troppo complesse da gestire.
Gli autobus realizzati da Byd, che vanta ad oggi oltre 5000 mezzi elettrici prodotti e ben 150 città coinvolte tra autobus e camion della spazzatura, dispongono di una autonomia piuttosto elevata, circa 250 chilometri di percorrenza con una sola carica di energia.
In Italia, precisamente a Savona, è stato introdotto invece un autobus elettrico con ricarica ad induzione, che permette la ricarica del mezzo mentre si muove, sfruttando il principio della ricarica wireless.
Ad oggi, circolano a Londra circa 1200 autobus ibridi, suddivisi in 64 linee. Il primo bus ibrido double-deck è stato introdotto a Gennaio 2007. Secondo i dati ufficiali, la scelta del formato ibrido aveva permesso già di ridurre le emissioni del 5%, il primo step per l’obiettivo di riduzione del 20% entro il 2020, che farebbe risparmiare ben 200 mila tonnellate di Co2 alll’anno.