Masaru Tange, la new entry nel club dei miliardari: software testing e un modello di business unico

Chi è Masaru Tange, il nuovo miliardario giapponese che ha raggiunto il successo grazie al software testing con la compagnia SHIFT.

Shift Masaru Tange
(en.shiftinc.jp)

C’è una new entry tra i miliardari nel mondo: si tratta di Masaru Tange, presidente e CEO 46enne di Shift, una società di test del software. Da venerdì scorso il valore del mercato della sua società è salito a 3,4 miliardi di dollari dopo un anno che ha visto l’aumento del prezzo delle sue azioni dell’88%. Tange ne possiede circa un terzo, può quindi contare su un patrimonio netto di 1,1 miliardi di dollari. Dalla fine del 2014, quando Shift è stata quotata alla Borsa di Tokyo, il prezzo delle sue azioni è aumentato di oltre 1400%.

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Diventare miliardari con il software testing: come Masaru Tange ha portato Shift al successo

Shift Masaru Tange
La crescita di Shift (en.shiftinc.jp)

Il successo di Shift è nel suo modello di business – acquisire le aziende piccole, allargando il proprio organico di ingegneri ed eliminando vari subappaltatori ed intermediari. Questa mossa ha permesso di aumentare sia le vendite che i profitti. Dalla sua fondazione nel 2005, l’azienda ha acquisito 23 società nel ambito informatico che vanno dallo sviluppo delle applicazioni per i smartphone e videogiochi fino ai venditori di computer usati.

Shift fornice i suoi servizi di test del software a ben 433 clienti, aumentati del 29,3% rispetto al 2020, con i suoi 3719 ingegneri aumentati del 41,5% dalla fine del 2020. Un risultato ragguardevole visto che esternalizzazione di quel tipo di servizi non è molto comune. Di solito vengono eseguiti dagli sviluppatori stessi.

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Utilizzando i servizi Shift, i clienti spendono la metà a fronte di un rilevamento decisamente più elevato delle carenze. Il sito dell’azienda comunica che fin’ora sono stati rilevati più di 1 milione di difetti. Questo tipo di outsourcing rappresenta al momento soltanto l’1% del mercato del software testing, quindi c’è ancora ampio margine di crescita.

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