La gestione dei dati è un tema sempre più delicato. Ma chi tra Google ed Apple infonde più sicurezza negli utenti? Lo svela un sondaggio
Soprattutto negli ultimi anni, uno dei temi più discussi è quello legato ai dati e alla loro gestione. Ormai ogni grande azienda ne fa uso per un motivo o per un altro. Che si tratti di strategia di marketing o di selezione di un determinato target, è impossibile farne a meno.
A tal proposito, il Washington Post ha voluto porre l’attenzione sulla disconnessione che moltissimi utenti provano tra le aziende di cui si fidano e i prodotti che utilizzano. Nel report, viene sottolineato il fatto che il consumatore medio utilizza iPhone ed iPad, fa acquisti su Amazon e passa il suo tempo su Instagram e su TikTok. Questo nonostante la fiducia nei confronti dei grandi marchi sia ai minimi storici.
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Gli utenti americani si fidano più di Google che di Apple
Ma il dato più sorprendente è quello che riguarda la fiducia che gli utenti americani pongono nei confronti di Google e di Apple, due delle principali aziende nel settore tech. Nonostante il colosso di Cupertino si concentri particolarmente sulla trasparenza e su una gestione dei dati sempre meno invasiva, il 40% degli intervistati ha dichiarato di non fidarsi dell’azienda. Il 44% si è invece posizionato sull’idea opposta, mentre il 16% ha preferito non rispondere. Si tratta di numeri inattesi e persino più bassi rispetto a quelli di Google, da anni al centro di polemiche proprio per la sua gestione dei big data.
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Più in generale, il 50% del campione intervistato ha dichiarato di non fidarsi dei grandi colossi tech. Ma nonostante questo, non riesce a fare a meno di utilizzare i loro prodotti. Una logica conseguenza del percorso che da anni ha intrapreso l’intero settore.