Una start-up americana, proveniente dalla Silicon Valley, è riuscita a ideare una speciale memoria dalle dimensioni irrisorie, con capacità eccezionali.
Crescono gli schermi, le risoluzioni, le fotocamere, le prestazioni: la tecnologia nel settore mobile fa passi da gigante e gli ultimi smartphone rilasciati sul mercato (l’ultimo in ordine di tempo è l’LG G2) ne sono un esempio più che lampante. Ma il punto debole resta sempre, nella maggior parte dei casi, l’autonomia, non all’altezza di quanto ci si potrebbe aspettare.
Un utilizzo più intensivo in navigazione o in riproduzione video riducono drasticamente la durata della batteria, rendendoci sempre più schiavi della presa di corrente o di quella USB. Ma niente paura: presto le cose potrebbero cambiare. Una start up americana, proveniente dalla Silicon Valley, è riuscita a ideare una speciale memoria dalle dimensioni irrisorie, con capacità eccezionali, addirittura di 1 TB, con consumi ridottissimi e prestazioni di altissimo livello.
Secondo i dati fornitici dall’agenzia di stampa Ansa, questa nuova RRAM (Resistive RAM) consente di:
- memorizzare più dati rispetto a quanto visto finora;
- consumare molto meno rispetto alle attuali flash NAND;
- avere una maggiore velocità nel trasferimento dati;
- rendere indipendenti gli utenti dall’energia elettrici, in abbinamento a batterie di ultima generazione.
Si parla addirittura di un’autonomia che potrebbe durare settimane. Sarebbe un traguardo importantissimo per il settore e la soluzione definitiva al maggiore problema della telefonia avanzata odierna lamentato dagli utenti. Questo tipo di memoria potrà essere utilizzato anche su altri dispositivi, come le chiavette USB, i tablet e potrà dare spunto per la realizzazione di altri sistemi innovativi di archiviazione. L’Ansa scrive che i primi smartphone con memoria RRAM potrebbero arrivare nel 2015.