Scoprire di aver riempito la memoria del dispositivo non è mai una bella notizia, ma fortunatamente con questo tool innovativo si risolve subito.
I dispositivi elettronici smart, come smartphone e tablet, sono sicuramente degli oggetti ormai essenziali per le nostre vite, ma chiaramente possono andare incontro a problematiche che quando si presentano ci arrecano molto fastidio: tra di queste probabilmente quella più fastidiosa riguarda la memoria piena che non sempre si riesce a risolvere in maniera rapida e veloce.
Per ovviare a questo problema le aziende produttrici di dispositivi smart mettono sul mercato smartphone e tablet dalla memoria sempre più ampia per permettere agli utenti di sfruttarla a più lungo possibile, ma è solo questione di tempo prima che questa si riempia dato che ha un limite di capacità: fortunatamente esistono dei trucchetti e delle soluzioni alternative per liberare la memoria permettendo di utilizzare il dispositivo più a lungo possibile.
I classici metodi per liberare la memoria interna di un dispositivo smart sono sotto gli occhi di tutti e ormai risaputi dalla maggior parte degli utenti, ma negli ultimi tempi è salito alla ribalta un nuovo e interessante metodo che sembrerebbe molto più efficace di quelli che tutti conosciamo: si tratta di un tool innovativo che è ritenuto più efficace e sicuro delle altre soluzioni disponibili sino a questo momento.
Liberare la memoria interna di un dispositivo non è così facile come sembra dato che molti utenti sono convinti che il peso specifico più ingente è dato da file multimediali, ma in realtà questi costituiscono solo una piccola parte dell’ammontare dei byte occupati: la maggior parte dello spazio è infatti occupata dal sistema operativo, che chiaramente non si può eliminare, e dai dati delle applicazioni che aumentano sempre di più nel tempo dato che si accumulano con ogni utilizzo.
Cancellare foto e video, dunque, non è mai la soluzione ideale per liberare la memoria e bisogna spesso affidarsi ai servizi in cloud, ovvero agli storage online che posseggono una copia di un determinato file o di determinati dati che sono presenti sullo smartphone permettendo di liberare memoria sul dispositivo. I servizi in cloud più utilizzati sono Google Drive e iCloud, ma negli ultimi mesi è salito alla ribalta un nuovo tool ritenuto più efficace: Internxt.
Attraverso il pagamento di un abbonamento, che può dividersi in vari piani, Internxt mette a disposizione una memoria cloud da collegare ai propri dispositivi ed è considerato il migliore sulla piazza non solo per i costi economici, ma anche per la sicurezza della privacy: la piattaforma infatti utilizza la crittografia end-to-end per proteggere i dati personali degli utenti frammentandoli attraverso l’algoritmo AES-256.
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