Facebook ha annunciato la sua decisione di rendere disponibile il servizio Instant Articles anche nelle app di Messenger, prima su Android e successivamente su iOS.
Il 15 Luglio 2016 Facebook ha annunciatola sua decisione di rendere disponibile il servizio Instant Articles oltre che nelle app mobile del social network, anche nelle app di Messenger, prima su Android e successivamente su iOS. Infatti, come per gli altri social network, l’ambito del mobile è un settore determinante anche per Facebook.
Attualmente, più dell’85 % delle persone che accedono ogni giorno al Social di Zuckerberg lo fanno da un dispositivo mobile; su oltre 3 miliardi di dollari di entrate che provenivano dalla pubblicità nel primo trimestre del 2015, il 73 % arrivava da annunci visualizzati da dispositivi mobili, percentuale che è salita di 14 punti rispetto all’anno precedente.
Il funzionamento di Instant Articles all’interno di Messenger è uguale a quello all’interno delle app di Facebook; infatti, se l’editore del contenuto di un articolo è partner di Instant Articles, cliccando sul titolo l’articolo si aprirà in pochissimi istanti direttamente dentro Messenger, mentre se l’editore non è partner della piattaforma il link verrà aperto all’esterno dell’app, in una pagina del browser predefinito dello smartphone, come ad esempio Chrome.
Con Instant Articles Facebook punta di diventare come Google News, o quasi: nel News Feed gli utenti possono vedere comparire più articoli di notizie e altri contenuti dai siti partner (come il The New York Times e del National Geographic) direttamente sul social network. E, in cambio, Facebook lascia agli editori di terze parti una parte dei ricavi dagli annunci associati ai loro contenuti.
Facebook dichiara su Instant Articles tempi di caricamento più veloci per le notizie presenti all’interno del social network; infatti Facebook spiega che la tipica caratteristica negativa della lettura delle news sul social è proprio la frustrante attesa di apertura di un articolo dopo il click da parte dell’utente nel feed di Facebook. Secondo il parere del social Blu la nuova funzionalità velocizza di oltre 10 volte i tempi di caricamento delle news sulla sua applicazione mobile rispetto alla maggior parte degli articoli letti su Internet mobile.
Oltre alla velocità di caricamento degli articoli, il nuovo servizio di Facebook offre tutta una serie di funzioni, come le mappe interattive, lo zoom, i video autoplay e le didascalie audio. Tra gli editori partner di Facebook che hanno aderito al progetto Instant Articles sono presenti il New York Times, National Geographic, BuzzFeed, NBC, The Atlantic, The Guardian e BBC News, mentre gli editori italiani partner di Facebook sono Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Fanpage.it, L’Huffington Post, La Repubblica, La Stampa, Libero Quotidiano, Today.it.
Il Capo Product Officer di Facebook, Chris Cox ha spiegato che “Fondamentalmente, si tratta di uno strumento che consente agli editori di fornire una migliore esperienza per i loro lettori su Facebook. Instant Articles infatti permette loro di offrire veloci articoli interattivi mantenendo il controllo dei loro modelli di contenuto e del loro business.” Gli editori infatti possono vendere pubblicità all’interno dei propri articoli e mantenere le loro entrate, oppure possono decidere di usufruire di ‘Facebook Audience Network’ per guadagnare dagli spazi invenduti. Gli editori avranno anche la possibilità di monitorare i dati ed il traffico attraverso ‘comScore’ e altri strumenti di analisi.
Con il servizio Instant Articles Facebook vuole migliorare l’esperienza degli utenti, sperando di mantenerli interessati al network più a lungo. In precedenza, infatti, cliccando sul titolo di una notizia presente all’interno sulla bacheca di Facebook, gli utenti venivano mandati al sito web che ha pubblicato la notizia, allungando il tempo di caricamento del sito e questo ha fatto spesso decidere gli utenti di uscire dalla piattaforma per leggere le proprie notizie preferite.
Dopo aver attivato Instant Articles prima nella sua applicazione mobile negli USA, la novità è ora disponibile in tutto il mondo, anche in Italia.
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