Meta rischia un’altra causa in Europa, e potrebbe essere la più pericolosa di tutte. Che cosa è successo di preciso?
Meta rientra tra le aziende più grandi che ci siano. Nel campo dei social network è sicuramente in cima, grazie anche al lancio di piattaforme del calibro di Instagram e Facebook. Nel corso del tempo, però, ha ricevuto diverse multe a causa di una serie di errori che ha compiuto. Ora potrebbe rischiare ne riceverne un’altra parecchio difficile da gestire.
La notizia arriva dalle autorità di regolamentazione norvegese dei dati, che manderà una multa direttamente a Meta Platforms. Il motivo della sanzione è la violazione della privacy degli utenti con la raccolta di dati. Questi venivano utilizzati per indicizzarli nelle loro pubblicità, un modello di business molto usato dalla società. Ma che cosa è successo di preciso, e a quanto ammonta la sanzione che Meta dovrà pagare?
Meta, secondo loro, non ha rispettato le leggi norvegesi ed ha continuato a violarle per tanto tempo. Per questa ragione hanno deciso di intervenire con lo scopo di proteggere la privacy dei cittadini della Norvegia. Tuttavia la decisione non è stata ancora presa, ma a giudicare dalla situazione sembra che Mark Zuckerberg sia nei guai. Infatti, nonostante la Norvegia non faccia parte dell’Unione Europea, ha comunque chiesto all’UE di prendere provvedimenti.
Meta, d’altro canto, ha voluto rispondere. Un portavoce ha riferito che la società parlerà con le autorità competenti per la protezione dei dati, così da capire che cosa fare. Inoltre condividerà le informazioni che affermano che il consenso degli utenti è stato chiesto. Tuttavia la Norvegia non ha riscontrato nessuna normativa al riguardo, pertanto sostiene che i diritti degli utenti siano stati violati a tutti gli effetti. Non crede alle parole di Meta in altre parole.
Se la multa dovesse essere assegnata con successo, Meta dovrebbe pagare una sanzione da un milione di corone (l’equivalente di 93.000 dollari). Per il momento la situazione sta andando avanti e non si può sapere come finirà. Purtroppo non è la prima volta che la società viene richiamata per ragioni legati alla privacy. Dobbiamo soltanto aspettare, a meno che non siano direttamente le autorità norvegesi a riferirlo. Riceveremo maggiori informazioni sulla questione non appena sarà emanata la sentenza.
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