Microsoft ha annunciato nei giorni scorsi il taglio di ben 18 mila posti di lavoro: si tratta della riduzione del personale più pesante della storia del colosso informatico statunitense.
Microsoft ha annunciato nei giorni scorsi il taglio di ben 18 mila posti di lavoro: si tratta della riduzione del personale più pesante della storia del colosso informatico statunitense, che andrà a ridimensionare l’intero assetto aziendale. A farne le spese, però, sarà soprattutto la casa produttrice finlandese Nokia, da qualche tempo ormai controllata dal gruppo di Redmond per quanto concerne la produzione dei devices.
In numeri, questo significherà che dei 18 mila posti di lavoro persi, circa 12.500 verranno proprio da Nokia. Una scelta che segue le priorità del nuovo amministratore delegato, Satya Nadella:
- una società più snella, moderna e rivolta al settore mobile;
- la fine dei progetti interni che potrebbero entrare in concorrenza diretta con smartphone: un addio prematuro quindi, agli smartphone Android Nokia X;
- fine delle famosissime serie Asha e S40. I prodotti tutt’ora in commercio verranno comunque supportati e aggiornati a seconda delle necessità.
Le decisioni di Nadella puntano a concentrare tutte le forze verso Windows Phone, anche nelle fasce più economiche del mercato. Una vera e propria rivoluzione e un taglio netto con il passato, seguendo le richieste sempre più insistenti di modernizzazione e competitività da parte degli investitori. Un passo definito dallo stesso amministratore delegato “difficile ma necessario”.
Sarà la decisione giusta? Per ora le borse premiano il cambio di rotta di Microsoft, con il titolo che sale di quasi il 3% a Wall Street. Per quanto riguarda la fiducia dell’utenza, invece, bisognerà attendere ancora per avere delle risposte chiare e precise.