Selfie maniaci? Ecco i migliori smartphone per fotocamera frontale

Selfie che passione! In questo articolo vogliamo focalizzare l’attenzione sui migliori smartphone per scattare selfie ed effettuare videochiamate di alta qualità.

miglior smartphone selfie
I consigli per l’acquisto dei migliori smartphone per scattare selfie (PixaBay)

Sempre più spesso assistiamo ad un’incessante rincorsa dei megapixel delle fotocamere posteriori, come se fossero gli altisonanti numeri a far avvicinare gli smartphone alle vere e proprie macchine fotografiche digitali. Una moda che sembra tuttavia non aver attecchito nei sensori collocati frontalmente, malgrado i selfie continuino ad essere protagonisti indiscussi dei social network più gettonati del momento. Ma il discorso potrebbe essere esteso anche alle app di videochiamate, ormai presenti sui nostri telefonini a seguito dello scoppio dell’emergenza pandemica e delle restrizioni alla circolazione.

L’articolo di oggi è incentrato proprio sui migliori smartphone per fotocamera frontale, nel tentativo di dar risposta alle esigenze di quei consumatori che vogliono scattare selfie di qualità o quantomeno sulla stessa lunghezza d’onda dei sensori posteriori. Alla stregua di quest’ultimi, il numero di megapixel non rappresenta infatti l’elemento discriminante per decretare la validità o meno di un determinato dispositivo, dal momento che entrano in gioco molteplici altri parametri, tutti di eguale importanza ed efficacia: pensiamo soprattutto alla dimensione dei pixel, ma anche all’ottimizzazione del software, nonché alle funzionalità legate all’intelligenza artificiale. Come vedremo appresso, esistono infatti smartphone che, pur avendo una fotocamera frontale da 12 megapixel, sono in grado di tener testa – e in alcuni casi addirittura superare – dispositivi da 20 e più megapixel.

Il consuntivo che riepilogheremo in quest’articolo non segue un ordine di preferenza. Detto in altri termini, i prodotti riportati in calce non necessariamente devono essere considerati meglio degli altri; prendetela insomma come una sorta di guida all’acquisto, dove la potenzialità “balistica” della fotocamera frontale dovrà essere abbinata ad altri elementi, tra cui gusti personali (marchio, sistema operativo, ad esempio) e ulteriori peculiarità (schermo più grande o più piccolo, prezzo e via discorrendo).

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HUAWEI MATE 40 PRO

Il primo smartphone che ci viene in mente è Huawei Mate 40 Pro, e questo per un motivo molto semplice: è in cima alla valutazione delle migliori fotocamere selfie condotta dallo specialista DxOMark, a fronte di uno score di ben 104 punti. Questo dispositivo può fregiarsi di alcune delle migliori ottimizzazioni dei sensori fotografici, come la messa a fuoco fissa, la stima della profondità di campo e la possibilità di registrare video in 4K a 30 fps; tali parametri sugellano e danno ulteriore credito ad un sensore da 13 megapixel con dimensione di 1/2,8 pollici e apertura focale f/2.4, l’equivalente di 18 millimetri.

HUAWEI P40 PRO

Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro top di gamma Huawei, ossia P40 Pro, dotato di funzionalità “Face Beautification”, una sorta di aiuto del software sui migliori parametri da impostare quando si scatta o si registra un video utilizzando la fotocamera frontale. Tra i punti di forza del dispositivo figura anche la riduzione del rumore, la buona esposizione dei colori e l’eccellente bokeh, grazie anche all’implementazione di un sensore IR dedicato.

ASUS ZENFONE 8 PRO

Non sorprende che l’ultimo smartphone di ASUS figuri in questa speciale lista, in quanto la sua fotocamera selfie altro non è che quella posteriore. L’ingrediente segreto del dispositivo taiwanese è la sua natura “flip”, nel senso che il modulo della fotocamera posteriore è in grado di ruotare in avanti a seconda dei contesti d’uso, trasformandosi all’occorrenza in una validissima macchina fotografica per i selfie. Il bagaglio di specifiche tecniche è certamente di alto profilo, stante la presenza di un sensore da 64 megapixel e dimensione di 1/1,72 pollici, con obiettivo avente una lunghezza focale di 26 mm e tecnologia di stabilizzazione ottica dell’immagine, un unicum nel settore. Lo smartphone, ad ogni modo, svetta sulla concorrenza per la molteplicità di componentistiche hardware fotografiche: di concerto alla principale, i consumatori potranno infatti attingere ad un sensore ultra-grandangolare e addirittura teleobiettivo, così da scattare selfie d’alto effetto scenico e senza dubbio particolari.

miglior smartphone selfie
iPhone 12 e Pixel 5 sono gli esempi di come i megapixel non siano l’unico parametro di riferimento per fotocamere di qualità (PixaBay)

IPHONE 12 PRO

Gli iPhone sono l’esempio calzante del discorso che abbiamo impostato in apertura di articolo: meno megapixel non vuol dire scarsa qualità. E in effetti il più prestante dei “melafonini” di nuova generazione può fregiarsi di una fotocamera selfie in grado di scattare ottime immagini, grazie anche ad una proverbiale ottimizzazione software. I punti forti dello smartphone? La funzione di messa a fuoco automatica, che assicura un’efficace nitidezza dei volti, ma anche all’effetto bokeh.

GOOGLE PIXEL 5

Non è disponibile in Italia, ma alla stregua degli iPhone è uno dei migliori smartphone per scattare selfie, malgrado la presenza di una “misera” fotocamera da 8 megapixel. Anche in questo caso, il comparto software fa miracoli, con la Google Camera sugli scudi: è inequivocabilmente tra i dispositivi più efficaci, malgrado una dimensione dei pixel più piccola tra quelle presenti in elenco. Nel complesso, spicca l’ottima gestione dell’output del colore, il bilanciamento del bianco, la messa a fuoco e, soprattutto, la gestione del rumore.

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SAMSUNG GALAXY S21 ULTRA

DxOMark lo ha decretato tra i migliori smartphone per scattare selfie, sebbene un po’ distante da Mate 40 Pro. Tra i pregi segnalati dallo specialista si evince soprattutto una corretta esposizione dell’illuminazione – anche in condizioni di luce precaria – autofocus preciso e gamma dinamica piuttosto ampia. Il difetto? La riduzione della profondità di campo, che penalizza soprattutto – in termini di dettaglio – i volti più lontani dal soggetto più vicino allo smartphone.

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