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Mobiwire Pegasus: la recensione di Cellulari.it

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Sul mercato italiano solo da pochi mesi, Mobiwire Pegasus è il protagonista del nostro test di oggi. Vediamo assieme pregi e difetti (per fortuna non molti) di questo nuovo phablet low cost!

Mobiwire Pegasus viene proposto al prezzo di 149,90 euro con tre anni di garanzia. Due le colorazioni disponibili: nera o bianca. Considerando il design curato e l’hardware particolarmente valido, siamo di fronte ad uno dei migliori prodotti al momento sul mercato sotto la soglia dei 200 euro.

Pegasus è quindi consigliato a tutti quegli utenti che non fanno certo della tecnologia la loro principale passione, ma che allo stesso tempo vogliono poter contare su un device affidabile, che possa comunque distinguersi per un bel display e per una connessione internet veloce. L’assenza del doppio slot SIM non si addice molto alla sua natura “cheap”. Peccato per la fotocamera principale.

Di seguito la scheda tecnica completa:

– display LCD IPS da 5 pollici con risoluzione HD (720×1280 p);
– SoC quad-core MediaTek MT6582U da 1.3 GHz;
– 1 GB di RAM;
– 4 GB di storage interno (espandibile tramite microSD);
– fotocamera posteriore da 8 Megapixel con flash e autofocus;
– fotocamera anteriore da 5Megapixel;
– connettività Wi-Fi, Bluetooh, GPRS, GSM, EDGE, HSUPA, HSDPA, LTE Cat 4;
– batteria agli ioni di litio da 2020 mAh;
– sistema operativo Android 4.4.2 KitKat.

Il sistema operativo preinstallato su questo Pegasus corrisponde ad Android 4.4.2 KitKat pressoché stock. L’aggiornamento a Lollipop, stando a quanto promesso da Mobiwire, dovrebbe arrivare entro il prossimo luglio.

Oltre al device, la confezione contiene: manualistica rapida; cavo USB-microUSB; caricatore da parete; cuffie in-ear (di discreta qualità).

Display brillante ed ottima ergonomia: è Mobiwire Pegasus, phablet intermedio del produttore franco-cinese che punta ad offrire un’esperienza mobile completa ad un prezzo assolutamente competitivo. L’abbiamo provato per voi, ecco le nostre impressioni dopo qualche giorno di utilizzo!

Partiamo dal design. Che risulta essenziale ma ben studiato per l’uso a una mano, a dispetto della diagonale del pannello da 5 pollici. Da questo punto di vista bisogna fare i complimenti a Mobiwire per il buon lavoro svolto sul fronte screen to body ratio. Sul lato destro è agevolmente raggiungibile il pulsante di blocco-sblocco o accensione-spegnimento, mentre sulla sinistra sono alloggiati i classici controlli per il volume. Il jack da 3,5 mm è posizionato in alto. Nella parte inferiore troviamo l’ingresso microUSB. Leggermente rivisti nel disegno i bottoni soft touch di Android, che si illumineranno solo quando premuti. La cover posteriore – facilmente rimovibile anche se forse troppo scivolosa – ospita al centro il sensore della fotocamera principale, a sua volta inglobato in un discutibile anello in simil metallo. Poco più sotto spicca la stampa del logo Mobiwire e la cassa audio, inserita sempre all’interno di un componente in simil metallo e aiutata nel suo compito da un piccolo piedino che permette al device di rimanere rialzato quando appoggiato ad un piano (un accorgimento molto semplice, utile soprattutto quando si attiva il vivavoce). Interessanti le dimensioni: 143x73x8,2 mm per meno di 150 grammi di peso.

Per quanto riguarda la scheda tecnica, grande risalto merita il display LCD, da 5 pollici e con risoluzione HD (720×1280 p), in grado di sfruttare davvero bene la tecnologia IPS e di restituire colori vivi e precisi. Il processore è il collaudato quad-core MediaTek MT6582U, che fa girare il robottino verde in maniera fluida, a patto che si mantenga una certa calma tra un tocco e l’altro, specialmente con più applicazioni aperte. La RAM ammonta a 1 GB, un quantitativo tutto sommato giusto per un terminale low cost. Lo storage parte da 4 GB: pochi ma in ogni caso espandibili fino a 32 GB tramite microSD. Discreta l’autonomia della batteria, che con i suoi 2020 mAh riuscirà a portarvi fino a sera senza troppi problemi. Arricchisce il profilo il supporto alle reti LTE: un plus da non trascurare per un dispositivo low cost.

Non fa gridare al miracolo la fotocamera posteriore: l’interfaccia è la solita dei terminali MediaTek, ma gli 8 Megapixel riescono a dare un valore aggiunto agli scatti solo se le condizioni di luce sono ottimali. Nel complesso le foto risultano un po’ “spente”. Un filo scattoso lo zoom 4X durante la registrazione di video. Nulla da eccepire sul sensore frontale, che con 5 Megapixel offre un’esperienza per i selfie e le videochiamate indubbiamente sopra la media.

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