Nearby Share potenzia ulteriormente il proprio raggio d’azione e dopo la funzionalità di condivisione della password WiFi tra i dispositivi Android, sta per arrivare anche una interessante aggiunta legata al sistema operativo Chrome OS
Google sta approntando gli ultimi ritocchi per mettere in funzione il protocollo Nearby Share, la risposta di Google ad AirDrop di Apple. E come accade nell’ambiente della “mela”, anche il colosso statunitense sta lavorando alacremente per creare un ecosistema unificato attraverso il quale sarà possibile scambiare informazioni tra i dispositivi che utilizzano sistemi operativi diversi, seppur unificati dall’appartenenza alla stessa bandiera di Google.
In particolare, la caratteristica principale di Nearby Share consiste nella condivisione della password del WiFi tra un dispositivo Android (smartphone o tablet) e un dispositivo con a bordo Chrome OS (e quindi computer portatili e convertibili). Lo evidenzia bene la redazione di Chrome Story, che ha scovato inequivocabili riferimenti alla funzionalità di cui si discorre all’interno del Gerrit di Chromium, come riportato anche nell’immagine qui in basso.
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Nearby Share è sempre più completo
La particolarità di Nearby Share è che i due dispositivi dialogheranno in modo semplificato e senza troppi magheggi od impostazioni strane: sarà sufficiente che quest’ultimi si trovino dentro il raggio d’azione delle radio Bluetooth; addirittura, non sarà necessario che entrambi i dispositivi siano connessi a Internet.
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Ricordiamo che Nearby Share è già presente da diverso tempo sulla scena del mobile con l’avvento del nuovo sistema operativo mobile Android 12 è stato protagonista di alcune interessanti aggiunte, guadagnando per la prima volta la possibilità di condividere la password delle reti WiFi tra dispositivi animati dal “robottino verde”. All’inizio, Google aveva congegnato Nearby Share come funzionalità per scambiare “al volo” file (immagini, tracce audio, video, ad esempio) tra smartphone e tablet collegati nelle vicinanze. Probabile quindi che le prossime settimane saranno decisive per estendere il raggio d’azione del congegno di Big G, guardando stavolta ad un altro pezzo importante nell’ecosistema della casa di Mountain View: Chrome OS. Maggiori informazioni arriveranno certamente nel prosieguo, con Google pronta a sfidare a campo aperto la rivale Apple e il suo AirDrop.