Il cambio della Sim, necessario quando si decide di cambiare operatore, si è rivelato uno dei più grossi ostacoli per gli utenti. La Sim fisica limita inoltre la possibilità di utilizzare lo stesso numero su più dispositiv
Uno dei grossi problemi e limitazioni del mercato della telefonia mobile è costituito dal cambio di Sim, obbligatoria quando si decide di voler cambiare operatore.
Un problema che spesso spinge gli utenti più pigri a restare con il proprio operatore anche a fronte di tariffe più alte. Inoltre, la fisicità della sim limita la possibilità di utilizzare lo stesso numero su più device, obbligando quindi ad avere per esempio una Sim sul cellulare con relativo abbonamento ed una seconda Sim per esempio sul tablet Pc.
Apple da diverso tempo spinge per l’adozione del sistema e-Sim, ovvero la virtualizzazione della scheda sim che permetterebbe di far evolvere rapidamente un certo tipo di servizi.
Con la Sim virtuale, sarebbe inoltre possibile cambiare operatore nel giro di poche ore.
La proposta di Apple, per spingere il mondo della telefonia mobile ad adottare uno standard unico è però osteggiato soprattutto dagli operatori telefonici, che vedono di malgrado la soluzione elettronica.
Per i produttori, eliminare lo slot della Sim con relativa apertura vorrebbe inoltre dire poter dedicare qualche centimetro cubo in più all’hardware del proprio smartphone, potendo per esempio lasciare più spazio per la batteria.
Lo slot occupa infatti relativamente moltissimo spazio rispetto al resto delle componenti, obbligando anche a soluzioni di scocca che devo consentirne l’apertura.
Secondo quanto riportato in precedenza, sembrerebbe che la GSMA, l’associazione che riunisce produttori in piccola parte e operatori telefonici, potrebbe ufficializzare lo standard già per il 2016.