Netflix, account sharing nel mirino: il provider chiede l’autenticazione a chi condivide l’account al di fuori del nucleo familiare. Per ora sembrerebbe solo una verifica, ma presto potrebbero arrivare sanzioni.
Netflix si attiva per contrastare l’account-sharing. Se anche voi condividete il vostro abbonamento con amici o parenti al di fuori del vostro nucleo familiare, per risparmiare sulla sottoscrizione mensile, potrete presto vedervi recapitare un avviso dalla celebre piattaforma streaming. Per ora si tratta solo di una verifica, ma non si può escludere che si tratti del preludio a possibili sanzioni.
L’annuncio con la richiesta di autenticazione recita: “Se non vivi con il proprietario di questo account, hai bisogno del tuo account per continuare a guardare”. A diffondere la notizia sono stati quelli di GammaWire. Ad oggi, l’ex distributore di VHS vanta ben 200 milioni di sottoscrizioni. Sarebbe interessante vedere di quanto salirebbe il numero senza il fenomeno dell’account-sharing.
Devono esserselo chiesto con un certo interesse anche a Los Gatos, dove il colosso dello streaming ha il suo quartier generale. Dopo la raccomandazione iniziale, al cliente è richiesta l’autenticazione tramite email o sms. Ma per ora l’atteggiamento di Netflix è quello del “poliziotto buono”, per così dire, visto che permette anche l’opzione “verify later”, ossia verifica in un altro momento. Chi ha cliccato, si legge su GammaWire, non ha per ora più incontrato la schermata di verifica.
Netflix e l’account sharing: danno economico o strategia di marketing?
In più, è stata reintrodotta la possibilità di un mese di abbonamento gratuito. La promozione è chiaramente volta a far sottoscrivere un account personale in più. Non è dato sapere se questa della autenticazione sia un’iniziativa che prelude a possibili sanzioni. In passato, Netflix stesso aveva ammesso che l’account-sharing poteva essere considerata una strategia di marketing. Evidentemente l’agguerrita concorrenza di servizi come Prime Video e Disney Plus si sta facendo sentire.
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La pratica di condividere l’account non è assolutamente illegale, ma nel caso di Netflix è contraria ai termini di utilizzo. Se il service decidesse di agire contro i trasgressori, si pensa che al limite qualche account potrebbe essere sospeso. Certo è che molte sottoscrizioni potrebbero non essere mai attivate qualora l’account-sharing diventasse impraticabile.
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Ed è comunque dura dimostrare che l’account-sharing sia necessariamente illegittimo: per quale motivo un membro del nucleo familiare dovrebbe non portarsi username e password in vacanza? Forse è per questo che Disney, per dirne una, concede sei account in automatico, senza specificare se debbano o meno far capo allo stesso nucleo familiare o allo stesso domicilio. La condivisione dell’abbonamento continuerà a far discutere in un momento storico in cui l’intrattenimento online sembra una delle poche valvole di sfogo assicurate ai consumatori, costretti a casa dai vari lockdown.