Gli utenti dovranno tornare a fare i conti con aumenti di prezzo e restrizioni relative alla condivisione degli account.
Gli appassionati di serie TV non stanno certo avendo vita facile negli ultimi anni. Netflix ha implementato una serie di aumenti nel costo degli abbonamenti e adottato politiche che hanno fomentato non poco il malcontento tra gli utenti. Dall’introduzione di tariffe più elevate alla restrizione nella condivisione delle password, passando per l’introduzione di inserzioni pubblicitarie nei suoi piani più economici, Netflix ha chiaramente segnato un cambiamento nella sua strategia di mercato.
Queste mosse, sebbene abbiano scatenato critiche e lamentele, hanno rivelato una tattica aziendale vincente, tanto che altri big del streaming hanno iniziato a seguirne l’esempio: da pochi mesi anche piattaforme come Disney+ e Prime Video hanno annunciato di voler impedire la condivisione degli account e di voler introdurre pubblicità durante la visualizzazione dei contenuti. Netflix, non contenta, sembra invece pronta ad alzare ancora più in alto il costo dei suoi servizi.
Netflix stringe la morsa: costi più alti e contenuti bloccati
Negli ultimi giorni, le voci di un nuovo rialzo dei prezzi per Netflix sono diventate più insistenti e concrete. In particolare, l’aumento si concentrerebbe sui piani più accessibili in alcuni Paesi europei, ma è noto che questo tipo di cambiamenti tende a propagarsi rapidamente anche in altre regioni. L’incremento dei costi, inizialmente avvistato come un piccolo aggiustamento in mercati specifici come l’Italia, sta assumendo i contorni di una politica più ampia e sistematica.
Secondo fonti come UBS Securities e report di Variety, nel 2024 Netflix punta a un aumento significativo dei ricavi, che dovrebbe crescere del 15%, proprio grazie a queste modifiche tariffarie. Sebbene l’azienda non abbia ancora confermato ufficialmente questi rincari per tutti i mercati, l’esecuzione di aumenti simili nel passato supporta la credibilità di tali previsioni.
In Italia, ad esempio, il piano base potrebbe vedere un incremento che porterebbe il costo mensile a cifre mai raggiunte prima, un aspetto che potrebbe spingere molti utenti a riconsiderare la convenienza del servizio rispetto ad altre alternative disponibili.
La frustrazione degli abbonati è palpabile, soprattutto in considerazione del fatto che Netflix ha anche intensificato le misure contro la condivisione delle password, limitando l’accesso a familiari e amici che non risiedono sotto lo stesso tetto. Questa politica ha aggiunto ulteriore tensione tra i consumatori, che ora si trovano a pagare di più per un servizio che sembra offrire meno flessibilità di prima.