Chissà se finirà da annus horribilis, ma il 2022 di Netflix passerà alla storia per un trimestre nefasto dove per la prima volta si è persi una valanga di abbonati e anche per la cancellazione di un famoso account, esistente da 13 anni, e oltre 900.000 tweet.
Lo ha confermato un portavoce di Netflix Variety, l’assistenza clienti di Netflix CS non è correlata alle recenti mosse di riduzione dei costi dell’azienda nel mezzo di una contrazione degli abbonati. Piuttosto, la mossa riguarda lo streamer che concentra gli sforzi di assistenza clienti sulle piattaforme di proprietà dell’azienda, almeno stando alle parole del portavoce della OTT ancora numero uno al mondo.
L’account @Netflixhelps su Twitter era stato creato nel febbraio 2009, quando Netflix era gli albori del suo successo, principalmente un fornitore di DVD per posta e il suo servizio di streaming era all’inizio.
Interrotto il supporto clienti, nuovo pulsante iOS e niente più condivisioni
A partire dal 30 giugno 2022, l’account di Netflix ha smesso di fornire assistenza online agli utenti del social californiano, senza nessuna spiegazione.
Netflix sì ha confermato che la società ha interrotto il supporto del servizio clienti di Twitter a partire da quella data. Ma gli utenti hanno continuato a twittare @Netflixhelps nelle ultime settimane, anche se l’account non risponde più alle richieste.
Il colosso statunitense operante nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento continua a offrire tre opzioni di assistenza clienti: assistenza telefonica per paese; chat online attraverso il suo sito web; e chiamare Netflix dalle app dello streamer per telefoni o tablet Android o iOS.
Poiché la base di abbonati di Netflix si è ridotta nella prima metà del 2022, la società ha adottato diverse misure di riduzione dei costi. Nel secondo trimestre Netflix ha effettuato diversi round di licenziamenti, allontanando quasi 500 dipendenti e assumendo un addebito di 70 milioni di dollari relativo ai costi di fine rapporto per il periodo.
Ha anche registrato un onere di svalutazione di 80 milioni di dollari relativo al ridimensionamento di alcuni contratti di locazione di uffici, nel secondo trimestre. Frenata anche sulla spesa dei contenuti: Netflix ora prevede di spendere 17 miliardi di dollari in contanti (contro i 18 miliardi di dollari precedentemente previsti) e che la spesa per i contenuti per il 2023 sarà a “livelli simili“. Così ha detto il CFO Spencer Neumann a inizio settimana.
Per la cronaca: il primo tweet di @Netflixhelps – nel marzo 2009 – ha informato i clienti che, per qualche motivo, l’uscita in DVD del film horror “Let the Right One In” aveva sottotitoli diversi dall’uscita nelle sale. Arrivederci.