Un recente sondaggio ha svelato come sempre più utenti abbonati a Netflix decidano di condividere le credenziali con amici o parenti
I numeri di Netflix continuano a crescere. La piattaforma di streaming mette a disposizione degli utenti un catalogo praticamente infinito di film, serie TV e documentari di ogni genere ed età. Il tutto accessibile con un comodo abbonamento mensile (o annuale) disponibile in diversi tagli.
Per il futuro, la strategia chiara dell’azienda è quella di andare a punire gli utenti che decidono di condividere la password dei loro account al di fuori del nucleo familiare. Pratica che, almeno teoricamente, non rientrerebbe nelle condizioni d’utilizzo. Stando a quanto emerso da un recente sondaggio condotto da Leichtman Research Group, ad oggi un utente su tre divide l’account con altre persone.
Netflix e la condivisione degli account, cosa è emerso dal sondaggio
Secondo i dati raccolti da Leichtman Research Group con una ricerca condotta negli Stati Uniti, il 33% degli utenti condivide impropriamente la password di Netflix con altre persone che non rientrano nel nucleo familiare. Ad essere preso in considerazione un campione di 4400 soggetti, che hanno deciso di partecipare online. Il 64% degli utenti paga in maniera regolare l’abbonamento alla piattaforma streaming, mentre il restante 3% usufruisce del servizio grazie a bundle terzi.
Tra gli altri dati interessanti emersi dalla ricerca, c’è quello relativo alla condivisione con persone al di fuori del nucleo familiare di tutti i servizi in abbonamento. Solo negli Stati Uniti, si parla del 29% sul totale degli intervistati. Il 12% sono invece pagati per intero da qualcuno esterno all’abitazione.
La situazione non cambia per ciò che riguarda i pacchetti multi-servizio. Le percentuali scendono di poco ma, più in generale, il contesto rimane il medesimo. Il 23% dei servizi totali vengono condivisi, mentre il 7% è pagato per intero da un membro esterno al contesto familiare. L’incidenza varia con l’età. Tra i giovani rientranti nella fascia d’età tra i 18 e i 35 anni, la percentuale è del 34%. Tra gli over 35 scende invece al 14%.