Netflix, bufera su The Crown: “Cancellate quella serie”

Netflix, The Crown approda alla 5/a stagione tra consensi di critica e pubblico. Ma la Royal Family insorge per il personaggio di Filippo.

Netflix The Crown Netflix The Crown Il cartellone della quarta stagione (image from imdb.com)
Il cartellone della quarta stagione (image from imdb.com)

La Royal Family chiede la cancellazione di The Crown. Non ufficialmente, si intende. Eppure autorevoli fonti vicine a Buckingham Palace assicurano che i regnanti d’Inghilterra ne hanno ormai abbastanza: Netflix – gridano – cali il sipario sulla serie che descrive oltre mezzo secolo di storia della Corona e contemporaneamente del Regno Unito. Stando a quanto riporta il Daily Express, l’istanza sarebbe promossa da “parlamentari infuriati, ex membri del’esecutivo e esperti reali di primo piano“.

Produzione di altissimo livello, unanimemente applaudita da pubblico e critica, ricoperta di riconoscimenti  – solo agli ultimi Golden Globe ha ricevuto quattro premi e due nomination -, The Crown è accusata di falsificare le vicende familiari di Buckingham Palace. Particolare sdegno è stato suscitato dal trattamento riservato al Principe Filippo.

Il consorte della regina d’Inghilterra si è spento alla veneranda età di 99 anni lo scorso 9 aprile. Il triste evento potrebbe aver acuito l’indignazione di Elisabetta II, che comunque si è da sempre lamentata del personaggio del marito. Nella serie, il Principe di Edimburgo è descritto come uno sposo libertino che in gioventù mette in fila relazioni extra coniugali e in generale soffre di frustrazione per il ruolo di primo piano della moglie. Da ultimo, diventa spietato nel richiamare all’ordine chi osa levare la voce contro i doveri di famiglia.

“Netflix cancelli The Crown”, l’appello degli amici del Trono d’Inghilterra

Netflix The Crown Lo strepitoso Tobias Menzies nei panni di FIlippo di Edimburgo (image from imdb.com)
Lo strepitoso Tobias Menzies nei panni di FIlippo di Edimburgo (image from imdb.com)

Naturalmente Filippo è solo la punta dell’iceberg. Sembrerebbe improbabile che Elisabetta e i suoi fedelissimi abbiano digerito gli ammiccamenti di alcuni reali al nazismo, o la tormentatissima relazione tra Carlo e Diana, con lui troppo devoto all’amata Camilla nonostante il matrimonio, e lei affetta da drammatici problemi comportamentali (bulimia) e recalcitrante alla logica tradizionalista di una famiglia che non la accoglie di certo a braccia aperte.

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È per motivi di quest’ordine che la quinta stagione è vista come il fumo negli occhi dalla Royal Line. Hugo Vickers, biografo della Regina Madre oltre che di Alice di Grecia e Danimarca – suocera di Elisabetta – ha confermato al Daily Express che Filippo è sempre stato “molto, molto seccato. Io credo che questo show dovrebbe essere cancellato perché rappresenta un vero e proprio disservizio. Ma a Netflix non importa niente, andranno avanti”. Non solo andranno avanti, ringrazieranno in cuor loro per l’abbondante pubblicità gratuita.

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C’è il rischio di far passare The Crown come un atto di realismo, quasi di denuncia, ma chi lo ha visto sa benissimo che così non è. La magnifica ricostruzione è romanzata sia nel male, che nel bene. Ora Vickers, che di mestiere scrive e commenta i fatti della nobiltà, sostiene che prima o poi qualcuno dovrà prendersi l’onere di rettificare le storture raccontate dalla serie tv sul Principe Filippo (e chi meglio di Vickers stesso? ci si potrebbe chiedere a pensar male). Ma non dice nulla sull’epicità conferita da Netflix a personaggi che nella realtà rappresentano per molti inutili vestigia di un sistema di governo non necessario, obsoleto e decisamente poco in accordo con una società dove la disuguaglianza sociale è cifra sempre più comune.

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