Ancora polemiche legate al lancio di Switch 2, questa volta a lamentarsi sono gli utenti americani: cosa sta succedendo e per quale motivo Nintendo li sta deludendo.
Ad inizio mese si è verificato un evento a lungo atteso da tutti gli appassionati di videogame. Nintendo ha infatti alzato il sipario su Switch 2 a distanza di 8 anni dal lancio del primo modello della console ibrida. Finalmente sono stati resi noti i dettagli più importanti, ovvero la data di rilascio sul mercato, la lineup di lancio e il costo del prodotto.
Le informazioni rilasciate dal colosso del gaming hanno però fatto storcere il naso a molti, in parte perché hanno lasciato la sensazione che Nintendo voglia lucrare sulla fan base e sul marchio, completando quella transizione a “Apple del mondo console” che già da anni si avverte e che alcune novità sulla nuova ammiraglia sembrano confermare.
Il costo sembra superiore al valore della console (tanto che in Giappone la vendono 130 euro in meno che nel resto del mondo), le prenotazioni vengono differenziate dando una priorità a chi nella passata generazione ha di fatto giocato (e speso) di più con Switch, la compatibilità con giochi e periferiche è garantita, ma solo in parte (richiede upgrade dei giochi per poterli giocare in versione migliorata e i pad di Switch 1 non possono essere caricati con la base della nuova console), è stata inserita un’unica nuova feature (la Chat) ma sarà utilizzabile solo da chi paga l’abbonamento.
La lista delle cose che hanno fatto storcere il naso potrebbe continuare, ma di certo vi sarete fatti un’idea e gli altri – che hanno seguito il lancio e sono interessati all’acquisto – sicuramente ne avranno sentito parlare a lungo. Le polemiche però non si sono esaurite nemmeno a un mese di distanza, poiché in questi giorni a far discutere è il meccanismo di prenotazione dei preorder.
Nintendo Switch 2 sta facendo ancora discutere: cosa ha fatto arrabbiare i videogamer
In queste ore sugli store americani, in maggior numero su Target, stanno spuntando recensioni negative sulla console Nintendo, ma non riguardano chiaramente la qualità della console (uscirà solo in giugno dunque nessuno ha potuto provarla) bensì un’operazione di protesta da parte degli acquirenti americani che non stanno riuscendo a preordinare la console.
Non è la prima volta che gli acquirenti utilizzano il meccanismo di review bombing per contestare le politiche di prezzo o di vendita di un prodotto hardware o software, ma la gestione complessa dei preorder, almeno stando alla versione del colosso nipponico, sarebbe dovuta ad una risposta molto positiva del mercato, ovvero preordini superiori a quelli che si aspettava il produttore ed un problema di rifornimento delle scorte.
In queste ore la stessa Nintendo ha svelato di avere problemi di rifornimenti poiché non possono più assecondare le richieste al lancio. In Giappone – dove i preorder sullo store Nintendo hanno superato i 2.2 milioni – si ricorrerà alla lotteria, ovvero all’estrazione dei richiedenti per poter rispettare la consegna al day one.