Arriva, direttamente da Nokia, il nuovo smartphone con la batteria adattiva ed il display curvo. Il nome in codice dell’innovativo low-cost è 2.4
HMD Global lancia sul mercato un nuovo tipo di smartphone. Si chiama Nokia 2.4 che fa del prezzo la sua arma migliore. Nonostante la fascia low-cost porta con se 3 GB di RAM ed Android 10, più 3 anni per gli update di sicurezza e 2 di sistema operativo aggiornato.
In parole povere una bella proposta per un device di questa levatura e molto interessante per le caratteristiche e specifiche che vanta. Diretto successore del 2.3, conferma ancora la fascia di mercato medio-bassa con connettività 5G.
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Nokia 2.4, lo smartphone low-cost ma che di “low” ha quasi nulla
La proposta del 2.4 si conferma con un diplsay HD+ di risoluzione, curvo che sfodera sul retro il riconoscimento di impronte digitali per sbloccare lo smartphone e tante altre feature. Inoltre c’è un apposito tasto per Google Assistant ed una batteria dalla capacità di 4.500 mAh. Il tutto accessibile ad un prezzo di 120 €. Sotto la scocca?
L’anima del device è un MediaTek Helio P22 SoC, 12 nm. La memoria interna, 64 GB, può essere aumenta per un massimo di 512 GB grazie a microSD. La particolarità del display, da 6,5”, è la curvatura che non fa notare i bordi dello smartphone dalla risoluzione in HD+. Anche il sistema operativo riserva qualche sorpresa, grazie al fatto di poter portare Android 10 fino ad Android 12. Le fotocamere di fanno notare grazie alla primaria da 13 Mpixel, quella di profondità da 2 Mpixel ed il flash LED per le modalità ritratto e notturno.
La fotocamera frontale da 5 Mpixel, anche per Face Unlock, insieme all’ingresso jack da 3,5 mm per le cuffie completano l’aspetto del device. Parlando della batteria non c’è nulla da dire se non che si tratta di una da 4.500 mAh, la quale offre un’interessante feature grazie all’intelligenza artificiale. In definitiva, riconosce quali sono le app più utilizzate mettendo in pausa temporanea quelle che si utilizzano di meno. Ecco come il consumo energetico si riduce di molto, permettendo un’autonomia decisamente maggiore.
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