La storia di Nokia è forse una delle più strane al mondo. Dopo un decennio di quasi monopolio nel mercato dei cellulari, Nokia ha iniziato un lento declino con l’avvento dei primi smartphone per poi soccombere definitivamente qualche anno più tardi.
Stephen Elop ed Olli Pekka Kallasvuo sono stati senza dubbio artefici di questo colossale k.o. La sua perseveranza nell’escludere un possibile Nokia Android e le sconfitte sonore subite prima con Symbian, che si è rivelato incapace di competere con altri SO, poi con Meego, nato e affossato quasi subito e infine scegliendo di cavalcare Microsoft, relegando Nokia a player marginale.
Nokia è stata poi acquisita da Microsoft che tempo qualche mese ha cancellato di fatto lo storico brand finlandese, giusto il tempo di lanciare qualche Microsoft Lumia, chiudendo successivamente anche questo capitolo e rispedendo il brand al mittente.
Il brand Nokia, rimasto sepolto nei meandri del mercato, è stato poi ripescato e rilanciato da alcune società cinesi che in qualche modo riconducono al colosso Foxconn che ne hanno acquisito i diritti e, prossima la scadenza di non concorrenza, si apprestano ora a far rivivere il brand finalmente con Android.
Per tanti anni, la società finlandese si è aggrappata alle ottime performance di Nokia Siemens Networks, attiva nel segmento della componentistica, per tenere i conti a galla.
Stephen Elop, tanto per citarne una, sosteneva che i processori multicore sarebbero stati inutili e dannosi per lo sviluppo degli smartphone mentre il suo precedessore era convinto che Symbian poteva battare l’allora neonato Android.
Nei primi mesi del 2017, Nokia dovrebbe ufficializzare la prima linea basata su Android. Un lancio che punterà senza dubbio sul far pesare il proprio brand ma che rischia di diventare un boomerang. Il brand Nokia ha perso appeal e oggi tutte le fasce di utenti più giovani ne sono totalmente estranee.
Lo zampino cinese su Nokia si vede sulle scelte hardware che ricordano in qualche modo i primi passi di OnePlus.
La serie Nokia con Android sarà composta da un tris di smartphone con display che vanno da 5 a 5.5 pollici con un 5.2 pollici intermedio.
Saranno smartphone con hardware molto spinto: processore octa core Qualcomm Snapdragon 820 con GPU Adreno 530, da 3 a 4 GB di memoria ram di tipo LPDDR4 e memorie interne da 64 GB.
Le ottiche punteranno al maggior numero di pixel disponibile oggi sul mercato e supportato da Android 7, con sensore posteriore tra 21 e 23 Megapixel e una fotocamera anteriore da 5 o 8 Megapixel.
L’idea è quella di presentare uno smartphone di pregio, con parametri tecnici spinti al massimo, il tutto accompagnato da un brand di richiamo che rievoca nella memoria degli utenti, una società che produceva ottimi telefonini.
Quasi sicuramente, la linea Nokia arriverà con una personalizzazione netta di UI e sistema operativo, una modalità di azione tipica delle società cinesi che spesso scelgono questa strada per differenziare prodotti altrimenti standard nel mercato.
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