La nota app di messaggistica “torna in vita”: è arrivato anche l’annuncio

A distanza di quattro anni, una nota app di messaggistica “torna in vita” ed è già disponibile per tutti. Ecco l’annuncio ufficiale

app messaggistica
Una delle più note app di messaggistica è tornata in vita (Adobe Stock)

Un annuncio totalmente inatteso, che ha scatenato l’entusiasmo di tutti coloro che erano soliti utilizzarla: Yik Yak torna in vita. Per chi non dovesse conoscerla, si tratta di un’app di messaggistica anonima, molto in voga soprattutto nella prima metà del decennio scorso. Dopo alcune vicende scomode, nel 2017 venne chiusa in maniera definitiva.

O almeno, così si pensava. Poche ore fa è arrivato l’annuncio della sua reintroduzione sull’App Store di iOS. Al momento è disponibile solo negli Stati Uniti e per iPhone ma, come specificato da Mashable, presto dovrebbe espandersi anche in altri Paesi e su più dispositivi.

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Yik Yak torna in vita, cosa c’è da sapere sull’app di messaggistica

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Si chiama Yik Yak, e per il momento è disponibile negli Usa e solo su iPhone (screenshot)

A distanza di quattro anni, Yik Yak è nuovamente disponibile su App Store (al momento solo negli Stati Uniti). Si tratta di un’app di messaggistica anonima, con vere e proprie bacheche in grado di connettere l’utente a migliaia di altre persone nel raggio di cinque miglia. Ad aver fatto parecchio discutere ai tempi è il fatto che, non essendoci una registrazione vera e propria dei dati, chiunque può postare messaggi legati – per fare un esempio – al bullismo o a molestie. Fenomeno che è stato riscontrato soprattutto nei college e nelle scuole superiori americani, dove ai tempi vennero persino segnalate minacce di bombe.

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Lo sanno bene gli sviluppatori della piattaforma che, consapevoli del problema, hanno specificato nell’annuncio che sono in contatto continuo con le risorse per la salute mentale. Ci sono diverse indicazioni su come stare al sicuro, con il sito web dell’app che presenta alcuni “guardrail della community”. 

Oltre a messaggi contenenti bullismo, molestie o minacce, gli utenti non possono nemmeno promuovere o incoraggiare suicidio e autolesionismo, ma anche spam, fake news, trolling e fanatismo sono vietati.

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