Nel 2023 potrebbe partire il nuovo cashback di Stato, totalmente rinnovato nella sua veste e con diversi vantaggi per i contribuenti
Il Nuovo cashback di Stato s’ha da fare, forse. Parole e musica del senatore del Movimento 5 Stelle Emiliano Fenu, che intercettato ai microfoni del portale italiano Key4biz ha voluto anticipare l’arrivo di una nuova versione del cashback di Stato che sarà totalmente improntata sull’app IO e avrà come fulcro il sistema delle detrazioni fiscali.
È stato lo stesso Fenu a proporre il nuovo meccanismo all’interno del testo della delega fiscale, con l’obiettivo di garantire un vantaggio economico ai contribuenti che avranno registrato sull’app IO le carte di credito o di debito: quest’ultimi, infatti, potrebbero ricevere sul conto corrente accrediti immediati relativi alle spese detraibili, rivoluzionando così in modo assolutamente smart il vigente sistema delle detrazioni fiscali.
Ci troviamo dunque di fronte a una versione completamente inedita rispetto al precedente Cashback di Stato, che non tradirebbe i motivi per cui è stata proposta – vale a dire l’incentivo dell’utilizzo dei pagamenti elettronici e il consequenziale contrasto all’evasione fiscale – ma si staglierebbe anzi in modo molto più vantaggioso per lo Stato, a fronte appunto dei correttivi che sono stati all’uopo predisposti. L’obiettivo del Movimento 5 Stelle è far partire il nuovo cashback di Stato da gennaio 2023, ma per arrivare al traguardo bisognerà ovviamente attivare l’iter burocratico. Per il momento ci sono buone intenzioni, e questo non è poco.
Nuovo cashback di Stato, come funzionerà il sistema dei rimborsi
Ma come funzionerà il nuovo cashback di Stato? A spiegare a grandi linee il meccanismo di funzionamento – in attesa delle ufficialità e degli eventuali correttivi – è lo stesso senatore del Movimento 5 Stelle. Il primo elemento di differenziazione rispetto alla precedente iniziativa è legato ovviamente alla condizione per poter maturare il diritto al rimborso: non più qualsiasi tipologia di pagamento tracciabile, ma al contrario soltanto le spese considerate detraibili e, in particolare, quelle di natura socio-finanziaria, quantomeno nella prima fase.
Questa versione correttiva avrà diversi vantaggi per i contribuenti, ad incominciare dalla rapidità di accredito dei rimborsi: l’obiettivo è far sì che le spese fiscalmente detraibili, registrate all’interno dell’app IO, vengano rimborsate entro 2 mesi. Non solo, perché a questo primo vantaggio se ne aggiunge un altro: l’estensione del beneficio anche a favore dei cosiddetti incapienti, ossia i soggetti che non possono fruire di detrazioni.