La batteria di un OnePlus Nord 2 con appena cinque giorni di vita prende fuoco all’improvviso distruggendo completamente lo smartphone.
OnePlus Nord 2 continua a tener banco in rete, ma stavolta per un episodio non propriamente meritevole. Un’unità del nuovo smartphone Android di fascia media, applaudito all’unisono per via del suo convincente rapporto qualità-prezzo, sarebbe esplosa all’improvviso in India, causando un trauma al suo proprietario. La società rappresentata da Pete Lau si è detta già all’opera per ricostruire l’accaduto e indagare sulla questione, per il momento limitata al caso appena riportato.
Come si evince da un tweet dell’utente – poi rimosso – lo smartphone OnePlus sarebbe andato completamente distrutto per non meglio precisate problematiche riconducibili alla batteria. Il pannello posteriore, la cornice e il display sono stati completamente bruciati a causa dell’esplosione, come dimostrato dalle immagini riportate da LetsGoDigital. Si tratta, è bene chiarirlo con forza, di un evento isolato e che perciò nulla toglie alla validità del dispositivo, né tantomeno scalfisce la reputazione di un brand che ha dimostrato di saper costruire validi prodotti.
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Si tratta di un caso isolato
Hi Ankur. We are gutted to hear about your experience. We are deeply concerned and want to make it up to you. We request you to connect to us over a direct message so that we can make amends and turn this around for you. https://t.co/Y6rHuMwu8J
— OnePlus Support (@OnePlus_Support) August 1, 2021
In una dichiarazione ufficiale affidata a Twitter, OnePlus ha confermato di aver contattato l’utente al fine di ottenere maggiori delucidazioni sulla vicenda. I prossimi giorni saranno senz’altro decisivi per mettere un punto definitivo sulla questione.
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In ogni caso, quella di OnePlus Nord 2 non è l’unica vicenda di malfunzionamenti che hanno interessato la batteria. Senza voler citare l’ormai storica vicenda che ha interessato Galaxy Note 7, sin da inizio anno si sono rincorsi in rete diversi casi di esplosione di smartphone e l’ultimo in ordine cronologico ha riguardato più da vicino un’unità del Redmi Note 9 Pro. In quella circostanza, Xiaomi dichiarò che si trattava di un “danno indotto dal cliente” e addebitabile a forze esterne, confermando per converso la validità del dispositivo e l’assenza di problematiche sulla batteria, che in effetti non hanno poi trovato seguito nel prosieguo.