Pete Lau svela il futuro di OnePlus e annuncia l’addio della OxygenOS. Ecco tutte le novità della “rinnovata” azienda cinese dopo la fusione con Oppo.
L’intervista fiume di The Verge all’amministratore delegato Pete Lau dice molto sul futuro di OnePlus. L’ex startup cinese ha cambiato strategia e i frutti dell’unificazione con la casa madre Oppo si vedranno a partire dall’anno prossimo, grazie al rilascio di una piattaforma che ambisce a combinare il meglio della ColorOS e della OxygenOS, pur mantenendo centrali alcuni diktat che hanno permesso alla società di Shenzhen di farsi apprezzare dagli utenti. Ma nel frattempo, non sono attese novità nell’immediato.
Che OnePlus stia giocando tutta un’altra partita lo si intuisce dalla scelta di non commercializzare, per la prima volta dal 2016, la versione “T” dello smartphone Android top di gamma presentato dal sodalizio cinese nei primi scorci del 2021. OnePlus 9T non si farà, insomma, e ad affermarlo senza troppi giri di parole è l’addì Pete Lau, che però lascia aperta la possibilità di un approdo di alcuni dispositivi appartenenti ad altri segmenti di mercato: uno di questi dovrebbe corrispondere al OnePlus 9RT, il cui debutto potrebbe tuttavia non coinvolgere il territorio europeo.
Per stessa ammissione del fondatore di OnePlus, la strategia dell’azienda cinese correrà lungo cinque filoni: i top di gamma, i “quasi” top (contrassegnati appunto dalla lettera “R”), gli smartphone di fascia medio-alta della serie Nord e quelli un po’ più economici della linea Nord CE e Nord N. Per l’approdo di un nuovo flagship OnePlus si dovrà attendere l’anno prossimo, mentre non è da escludere il lancio a stretto giro di alcuni dispositivi della gamma Nord N.
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OnePlus, miglioramenti al software e alle fotocamere
L’attenzione della “rinnovata” OnePlus coinvolgerà soprattutto l’aspetto fotografico, forte anche della patnership con la specializzata Hasselblad. A giudizio di Pete Lau, la compagine cinese dovrà raggiungere tre obiettivi molto importanti su questo fronte: il miglioramento della qualità delle foto – con particolare riguardo alla resa cromatica degli scatti – un potenziamento dell’esperienza utente e, soprattutto, un maggiore investimento nella ricerca e sviluppo.
E poi c’è il software. I prossimi smartphone top di gamma OnePlus adotteranno una piattaforma completamente rinnovata, frutto della fusione tra la ColorOS e la OxygenOS. L’integrazione del codebase delle due piattaforme è stata completata di recente e la nuova interfaccia basata su Android vedrà la luce l’anno prossimo. Il software sarà dunque un punto in comune di OnePlus 10 e di Oppo Find X4 (così come di tutti i prossimi smartphone commercializzati da ambedue i brand) e metterà in mostra le peculiarità distintive dell’uno e dell’altro: la velocità e la leggerezza della OxygenOS e l’affidabilità e le funzioni aggiuntive della ColorOS. Non ci saranno bloatware e sarà possibile anche sbloccare il bootloader, con evidente soddisfazione per gli amanti del modding. A giudizio di Pete Lau, tale scelta permetterà di soddisfare maggiormente gli utenti e, soprattutto, garantire un rilascio più puntuale e costante degli aggiornamenti di sistema.
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La nuova piattaforma unificata vedrà la luce l’anno prossimo con il lancio di OnePlus 10, ma sarà attesa anche su tutti i dispositivi OnePlus che si aggiorneranno ad Android 12.