L’ultimo report di Arthur D. Little si concentra sugli operatori telefonici e sulle tariffe in Europa. Il posizionamento dell’Italia
Che sia per la connettività broadband fissa o per quella mobile, al giorno d’oggi scegliere la giusta offerta è sempre più complicato. Ci sono tantissimi operatori e altrettante promozioni, che vanno ad interessare fasce di pubblico diversificate e con bisogni distinti. Un fattore spesso decisivo è ovviamente il prezzo.
Ma dove conviene maggiormente? Un recente report di Arthur D. Little denominato “French telecoms economics 2020” si concentra nello specifico sulle tariffe più basse in Europa per ciò che riguarda la connettività fissa e mobile di tipo broadband.
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Operatori e tariffe, la classifica aggiornata in Europa
Il documento in questione punta innanzitutto a mettere in evidenza le difficoltà dell’intero settore, dovuto ai ricavi e ai margini in decrescita costante soprattutto dopo lo scoppio della pandemia. Stando a quanto si legge, le cosiddette tariffe triple play per la rete fissa sono in vigore in Polonia con una media di 15 euro. Seguono la Francia con 25 euro e l’Italia con 30 euro. I costi in questione sono a prezzo pieno, al netto delle politiche di promozione applicate dai vari operatori per acquisire nuovi clienti. Facendo un confronto con il resto d’Europa, il divario risulta ben più evidente. In Germania, la tariffa media è pari a 45 euro.
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Parlando di mobile broadband, la classifica è pressoché la stessa. Francia e Italia si dividono la prima posizione, con una media di 14 euro per offerte che includono 50 Giga di traffico dati. In Germania, l’asticella sale fino a 45 euro. Sono dati piuttosto eloquenti, che stanno ad evidenziare una crisi sempre più insostenibile. Di contro, però, il report sottolinea anche i sempre più crescenti investimenti degli operatori per sostenere la digitalizzazione sia di imprese che di pubbliche amministrazioni.