OPPO sfrutta la tradizionale raduno degli sviluppatori a Shanghai per presentare le sue intenzioni da qui a un futuro prossimo. Tanti nuove idee per la nota azienda cinese di elettronica di consumo, con sede a Dongguan, che produce smartphone in primis, ma anche dispositivi audio, power bank, lettori multimediali e altri prodotti elettronici.
L’evento della Developers Conference 2021 (ODC21) è stato catalizzato dal ray tracing sugli smartphone. Per anni quella tecnica generale di geometria ottica che si basa sul calcolo del percorso fatto dalla luce è stata un po’ prerogativa, un po’ esclusiva dei computer. Questa funzione consente di produrre al comportamento fisico della luce in un ambiente digitale, contenuti realistici.
Il ray tracing ha fatto il suo debutto sulle console di gioco con il rilascio di Sony PlayStation 5 e Microsoft Xbox Series X/S alla fine del 2020. OPPO ha intenzione di portarlo a dispositivi mobile, già in questa fine di 2021.
Alla Developers Conference 2021 (ODC21) OPPO ha mostrato il ray tracing su uno dei suoi smartphone della serie Reno 6 di ultima generazione. Sebbene il colosso cinese non abbia menzionato il cellulare utilizzato, tutte le strade portano a al Reno6 Pro 5G con MediaTek Dimensity 1200, il chipset presente all’interno del dispositivo con il supporto per il ray tracing. Appunto.
Da OPPO uno sviluppo molto interessante, che potrebbe aprire un nuovo mondo nel settore degli smartphone, perché la sua tecnologia di ray tracing è basata sull’API Vulkan, che permettono di accedere alle risorse hardware di basso livello della GPU per ottimizzare le performance anche degli effetti visivi più pesanti, e fa parte di ColorOS.
OPPO ha anche rivelato che la sua tecnologia può essere utilizzata non solo nl gaming, ma anche in sfondi animati, per filtri immagine, applicazioni AR e altro ancora. Il ray tracing sugli smartphone OPPO potrebbe debuttare già a fine 2021, anche se è più probabile a inizi del 2022.
L’azienda cinese non sarà l’unica a offrire questa tecnologia il prossimo anno. Anche Samsung, per stare al passo coi tempi, ha anche confermato di debuttare con il nuovo chipset Exynos supportato da ray tracing con GPU AMD mRDNA. Il nuovo silicio probabilmente alimenterà proprio la prossima serie Galaxy S22.
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Il ray tracing finora è stato molto utilizzato per un preciso algoritmo di rendering nel campo della computer grafica 3D, in cui le visualizzazioni delle scene, modellate matematicamente, vengono prodotte usando una tecnica che segue i raggi della luca, partendo dal punto di vista della telecamera, oppure dalle sue sorgenti.
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Produce risultati simili al ray casting ed allo scanline rendering, ma semplifica alcuni effetti ottici avanzati, come ad esempio un’accurata simulazione della riflessione e della rifrazione, restando abbastanza efficiente da permetterne l’uso in caso si voglia ottenere un risultato di alta qualità. Chissà se sarà performante anche negli smarthpone. OPPO, e Samsung, a quanto pare sono convinti di sì.
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