Tra le notizie che stanno facendo più scalpore ci sono i continui licenziamenti di massa delle big tech tra cui quelli all’interno di Meta, la società che prima chiamavamo Facebook, ma a quanto pare dietro almeno parte di questi licenziamenti c’è una realtà più contorta e di certo aberrante.
Sui social, e in particolare su Tik Tok, stanno infatti apparendo diversi video di denuncia di quelli che ormai sono considerati ex impiegati dell’universo Meta. Essendo rientrati nella grande massa di persone oggetto di licenziamenti è logico supporre che ci sia un po’ di astio nei confronti del gigante creato da Mark Zuckerberg.
Ma i racconti di questi ex dipendenti non sono semplicemente lo sfogo di qualcuno che è stato lasciato a piedi dalla società che li aveva reclutati quanto il dietro le quinte di una tattica cinica utilizzata proprio da Meta con dipendenti messi a contratto e pagati ma per non fare niente e soprattutto per non andare con altre società.
Pagati da Meta per “imparare”, ma che cosa?
Una delle storie che sono diventate virali ha come protagonista una ragazza, Maddie Machado, che ha raccontato su Tik Tok, e a volte la tecnologia sa essere ironica, del suo periodo all’interno di Meta. Machado ha raccontato di essere rimasta dentro Meta per sei mesi prima di rientrare in quei famosi licenziamenti di massa. Ma in quei sei mesi tutto ciò che le è stato chiesto di fare è stato imparare. Machado ha ricoperto il ruolo di recruiter. Ma nei fatti non si è mai occupata realmente di fare recruiting.
Essere pagati per non fare nulla, racconta ancora su Tik Tok l’ex impiegata di Meta, all’inizio è sembrato perfetto. Soprattutto perché la prospettiva era di continuare in quel modo per un anno. La situazione però è diventata surreale quando Machado ha cominciato a parlare con altre persone e ha scoperto che anche questi altri nuovi impiegati erano lì per non fare nulla. Nella pratica quello che Meta cercava di fare era fingere che la società andasse bene e soprattutto ha assunto persone di valore per evitare che queste persone andassero a lavorare con altre società. Una pratica che gli ha poi permesso di operare senza problemi quei licenziamenti ma che ha lasciato con voragini enormi sul curriculum persone che adesso stanno lottando realmente per trovare un altro posto di lavoro. Uno vero stavolta.