E’ un argomento molto spinoso, del quale in realtà si sente parlare sempre più spesso negli ultimi tempi: la cosiddetta patente per il cellulare. Sembra impossibile pensare che ci possa essere bisogno di una patente per abilitare in qualche modo all’utilizzo di un dispositivo che utilizziamo normalmente, senza che ci sia stato fatto un “test” di utilizzo. Eppure adesso si sta pensando a questo, vediamo in che modalità.
Il cellulare è ormai utilizzato da milioni di persone, e le persone che ne posseggono uno sono sempre di più. Dal momento in cui lo smartphone ha fatto capolino nella nostra società, entrando poi prepotentemente nella vita di tutti noi, sembra che non se ne possa più fare a meno. Addirittura, come molti sanno, esiste una sindrome che rappresenta la paura di restare disconnessi, una vera e propria ansia da mancanza di cellulare.
Da quando è arrivato il cellulare nelle nostre vite, il suo utilizzo è sempre più ampio, ma soprattutto l’età degli utenti si è sempre più sensibilmente abbassata. Ciò significa, come sappiamo bene e vediamo ovunque, che i più piccoli sanno già sin dai primi anni di vita, utilizzare lo smartphone o comunque maneggiarlo.
Patente per il cellulare, ecco cosa accadrà
Insomma, possiamo dire che ormai davvero il cellulare lo sanno usare tutti, ma questo fattore sta preoccupando non poche persone, rischiando a volte di sfuggire letteralmente di mano.
Sono molti gli adulti, soprattutto genitori ed insegnanti, che si trovano da tempo a dover combattere con la presenza del telefonino nelle mani dei loro ragazzi e bambini piccoli. I giovani che utilizzano ed hanno uno smartphone sono aumentati a dismisura, ed oggi sono molti i ragazzi che sognano di avere gli ultimissimi modelli di cellulare. Il problema più grande è rappresentato dalle ore di utilizzo dello smartphone, che rischia di causare una vera e propria dipendenza, e il rischio di una navigazione non sicura per la loro giovane età.
A questo proposito si stanno moltiplicando le iniziative legate al cosiddetto patentino per usare responsabilmente il cellulare. L’ultima notizia arriva dalla provincia di Varese, dove stanno partendo le lezioni per gli studenti di Prima Media dell’IC G. Cardano di Gallarate, che potranno conseguire il Patentino per lo smartphone. Si tratta di un progetto importante nella lotta al bullismo e cyberbullismo, promosso in 22 istituti del territorio del Varesotto che vedrà coinvolti 2500 ragazzi e 120 insegnanti.
A inizio anno invece, nel centro Italia è stato lanciato il progetto dell’Ufficio Scolastico regionale dell’Umbria, che vuole aiutare nella comprensione del cellulare e del suo utilizzo, con l’obiettivo di introdurre gli studenti di scuola secondaria di primo grado all’uso consapevole dello smartphone, che prevede attività supportate da un kit di materiali predisposti da esperti.
Al termine del progetto non si rilascia una certificazione intesa come attestazione di livello riferita a standard condivisi, ma si propone come stimolo per una formazione di base, come opportunità per una riflessione sostenuta da materiali qualificati, secondo un percorso di base, che apre la possibilità a successivi approfondimenti. Un gruppo di studio appositamente costituito ha predisposto materiali funzionali al lavoro in autonomia in classe: video stimoli, attività, approfondimenti che il docente può utilizzare per affrontare le tematiche proposte. Così spiega nel portale ufficiale il Ministero umbro, con la speranza che sia un sostegno anche per le famiglie dei giovani cybernauti.