Per qualcuno una follia, per altri l’inevitabile conseguenza della troppa disinformazione su quei contenuti ritenuti discriminatori, da haters. Per PayPal semplicemente un nuovo modo di intendere quei servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro online.
A poco meno di una settimana prima delle elezioni statunitensi di metà mandato per la Camera dei rappresentanti, per il Senato e per i governatori degli Stati membri, entrerà in vigore un nuovo aggiornamento del conto PayPal, che ha messo in subbuglio Internet, creando un vespaio di polemiche, compresa la dura condanna del suo ex presidente, David Marcus.
In pratica PayPal sta aggiornando la sua politica, ampliando il suo elenco esistente di attività vietate (o limitate) includendo “l’invio, la pubblicazione o la pubblicazione di messaggi, contenuti o materiali che soddisfano determinati criteri”.
“Una società privata ora può toglierti soldi se dici qualcosa in disaccordo con la loro opinione”
I dettagli completi sono stati spiegati in un comunicato stampa ufficiale duramente contestato da molti, che consta di una multa salatissima quando si scopre che gli utenti hanno condiviso “disinformazione” o promosso contenuti ritenuti “discriminatori” o che promuovono “odio“.
“In connessione con l’utilizzo dei nostri siti Web, del tuo conto PayPal, dei servizi PayPal o nel corso delle tue interazioni con PayPal, altri clienti PayPal o terze parti, non devi”. Ecco le norme definite “follia” da Marcus.
Vietato violare le Condizioni d’uso, le Norme sull’utilizzo accettabile di PayPal, i contratti con le entità commerciali, i termini e le condizioni del saldo PayPal o qualsiasi altro accordo tra l’utente e PayPal. Violare qualsiasi legge, statuto, ordinanza o regolamento (ad esempio, quelli che disciplinano i servizi finanziari, la tutela dei consumatori, la concorrenza sleale, l’antidiscriminazione o la pubblicità ingannevole);
Violare i diritti d’autore, brevetti, marchi, segreti commerciali o altri diritti di proprietà intellettuale o diritti di pubblicità o privacy di PayPal o di terzi. E ancora.
Vendere merci contraffatte; agire in modo diffamatorio, calunnioso, minaccioso o molesto, fornire informazioni false, inesatte o fuorvianti, inviare o ricevere fondi potenzialmente fraudolenti o rifiutarsi di collaborare a un’indagine, oppure fornire conferma della propria identità o di qualsiasi informazione che ci fornite. Divieto di double dip, eccetera eccetera.
L’elenco delle attività vietate, infatti, è più ampio, ma è soprattutto il divieto di condividere la “disinformazione” che sta facendo riflettere molte persone.
La cosa più grave per molti è che PayPal si concede il diritto di addebitare 2.500 dollari dal tuo conto PayPal, per ogni violazione di questa nuova politica di utilizzo accettabile ampliata.
“È difficile per me criticare apertamente una compagnia che ho amato e a cui ho dato tanto”. La critica dell’ex presidente Marcus è tanto emblematica quanto decisa: “Le nuove politiche di PayPal vanno contro qualsiasi cosa in cui credo – tuona – una società privata ora può decidere di prendere i tuoi soldi se dici qualcosa in disaccordo con la loro opinione. Follia”.