I lavoratori italiani possono accedere alla pensione anticipata a partire da 50 anni. Cosa sapere di questa grande occasione.
Si torna nuovamente a parlare del tema pensioni a seguito della grande opportunità per i lavoratori italiani. L’ordinamento infatti prevede l’accesso al trattamento anticipato a partire da 50 anni, così da dare la possibilità a molti professionisti di abbandonare il loro lavoro dopo tanti anni di onorato servizio.
L’ambito delle pensioni è molto complicato e può nascondere delle soluzioni che potrebbero interessare ad un numero elevato di cittadini. In questo scenario rientra la possibilità concreta per molti lavoratori nati tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 di andare in pensione. Questa opportunità si rende accessibile in presenza di molti anni di lavoro alle spalle ed è concessa a tutti i lavoratori che fanno riferimento al sistema contributivo, anche solo con 20 anni di contributi. Entriamo nel dettaglio per fare chiarezza sull’argomento.
I lavoratori nati nel 1959-1960 possono andare in pensione a 64 anni, 3 anni prima rispetto al trattamento di vecchiaia che scatta a 67 anni di età. La legge riserva agli aventi diritto l’accesso alla pensione anticipata a condizione che riescano a raggiungere una soglia minima di pensione pari a tre volte la cifra dell’assegno sociale, pari a 534,40 euro al mese.
Questi lavoratori possono accedere alla pensione se alle spalle hanno più di 41 anni di contributi. Bisogna sottolineare che si parla di pensione anticipata con il solo requisito contributivo per il quale il dato anagrafico non ha grande peso. I lavoratori con 42 anni e 10 mesi e le lavoratrici con 41 anni e 10 mesi possono effettuare la domanda di pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica. La pensione anticipata sarà concessa con il sistema di calcolo retributivo e contributivo per tre mesi dopo aver maturato il diritto, che diventano sei mesi per i dipendenti della pubblica amministrazione. Tale periodo posticipa il pagamento della pensione a 64 anni e 3 mesi o 64 anni e 6 mesi.
L’ordinamento italiano prevede anche la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, ma solo in caso si sia entrati presto nel mondo del lavoro. La pensione per lavoratori precoci è destinata a chi compie 64 anni di età nel 2024 se raggiunge il requisito contributivo previsto. I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima di compiere 19 anni e in quel periodo hanno versato 12 mesi di contributi. Anche in questo caso si applica una “finestra mobile” di 3 o 6 mesi, che si traduce in una pensione che decorre dopo la data di maturazione dei requisiti.
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