Il carovita sta facendo riconsiderare tutto ciò che nella vita delle persone può essere tagliato fuori. Sicuramente il superfluo, dal momento che se gli stipendi sono più o meno sempre gli stessi, l’inflazione purtroppo invece aumenta. E poi ci sono dei servizi che, sebbene si possano considerare di uso quotidiano, si possono tranquillamente cassare.
Uno di questi servizi, e la notizia non fa notizia per usare un gioco di parole, è Netflix. Il colosso dello streaming, già si sa da tempo, non sta vivendo un bel momento. Ha già perso da fine anno 1,2 milioni di utenti: una cifra impressionante se si pensa a quante persone al mondo fanno uso quasi esclusivo delle Tv on demand in streaming.
E pare che, almeno stando a un recente sondaggio condotto su un campione di persone altamente specifico, nel prossimo futuro la fuga dei clienti sia destinata ad aumentare considerevolmente. Per delle motivazioni peraltro molto precise.
I teenager saranno i primi clienti a scappare via
Il recente sondaggio condotto negli Stati Uniti è un esempio di precisione chirurgica: è stato condotto su un campione molto piccolo di persone, appena 1000, che però hanno un’età che parte dai 16 anni. Questo vuol dire che l’opinione dei teenager, quella più autorevole in questo senso, è ben presente nei risultati del sondaggio.
Intanto, un quarto degli intervistati ha dichiarato che prevede di cambiare piattaforma di streaming o, eventualmente, di chiudere ogni abbonamento di questo tipo. Ma quello che risulta sempre più evidente è l’insoddisfazione nei confronti di Netflix. Ed ecco perché.
Nel 40,49% dei casi si parla di un costo sempre più alto dell’abbonamento, che sta diventando insostenibile. A questo si affianca una mancanza di titoli nel catalogo, una motivazione espressa da 21,69% degli intervistati. Per il 19,58% del campione il motivo dell’abbandono della piattaforma è costituito da carovita e inflazione, mentre la concorrenza di altri servizi di streaming sembra aver colpito il 18,25% delle persone campionate.
Insomma ce n’è per tutti i gusti, ma pare proprio che il problema più grande di Netflix è che il suo costo è sempre più alto e costa troppo. Anche quello che Netflix definisce l’abbonamento “economico” di fatto sarà pari a quello attuale “base”.
Peraltro negli Stati Uniti, come accennato prima, la concorrenza nei confronti di Netflix è spietata: tutti i concorrenti costano meno, nonostante le varie fasce di prezzo e i vari piani di abbonamento. Ecco una classifica dei maggiori servizi di streaming americani in base ai prezzi.
- Netflix – 15,15 dollari – Tre fasce, senza pubblicità
- HBOMax – 12,49 dollari – Due fasce, con e senza pubblicità
- Hulu – 9,99 dollari – Due fasce, con e senza pubblicità
- Prime Video – 14,99 dollari – Una fascia, senza pubblicità
- Disney+ – 7,99 dollari – Una fascia, senza pubblicità
- Paramount+ – 7,49 dollari – Due fasce, con e senza pubblicità
- Apple TV+ – 4,99 dollari – Una fascia, senza pubblicità
- Peacock – 7,49 dollari – Due fasce, con e senza pubblicità