Google è pronta a lanciare il suo primo Pixel Foldable, un concentrato di tecnologia che strizzerà l’occhio al Galaxy Z Fold 3 per conquistare il mercato degli smartphone pieghevoli.
Anche Google sembra ormai vicina al lancio del suo primo smartphone pieghevole. Un sogno proibito per chi è attratto da Android stock, complice anche l’esclusività nel settore che ambisce ad essere lo sviluppo degli attuali dispositivi mobili: allo stato attuale, infatti, la miglior esperienza d’uso in un foldable è offerta da Samsung, la cui pesante personalizzazione – la One UI – potrebbe tuttavia non trovare i gusti e le esigenze dei “puristi” di Android.
Il Pixel Foldable è molto più che un’idea e lo confermano alcune caratteristiche di Android 12, che sembra sia ottimizzato per poter funzionare al meglio anche all’interno degli smartphone pieghevoli. Il debutto del progetto di Google dovrebbe coincidere con ottobre e chissà che il foldable non debutti anche in Italia, dopo le notizie negative riguardanti la gamma Pixel 6 e il mediogamma Pixel 5a 5G.
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Pixel Foldable: il pezzo forte sarà Google Tensor
A far da trait d’union con il flagship annunciato da Big G sarà senz’altro il processore Google Tensor, SoC che ha destato scalpore per via delle sue ottimizzazioni legate all’intelligenza artificiale. Non sorprenderà insomma per la potenza – che potrebbe comunque essere in linea con le controparti Snapdragon, almeno in via teorica – ma avrà delle specifiche aggiunte che condensano anni di sviluppo e di esperimenti condotti da Google sotto il fronte dell’intelligenza artificiale.
Aggiunte che miglioreranno in effetti la quotidianità dei consumatori, specie in comparti per così dire trasversali: l’autonomia (Tensor imparerà dalle abitudini degli utenti e parametrerà i consumi in base alle concrete esigenze di quest’ultimi), la fotocamera e persino la sicurezza.
L’aspetto estetico del Pixel Foldable riprenderà più da vicino quello di Galaxy Z Fold 3 per via della piegatura a mo’ di libro, mentre la fotocamera dovrebbe essere la stessa di Pixel 6, complice l’impiego di sensori Samsung da 50 megapixel, forse gli stessi utilizzati su Galaxy S22.
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E il prezzo? Sarà pepato, com’è ovvio che sia dinanzi a uno smartphone senza dubbio particolare e dall’ingegnerizzazione difficoltosa. Ma per questo bisognerà attendere ottobre, finestra probabilmente scelta da Big G per il suo esordio tra gli smartphone pieghevoli.