Attendere, prego. Il leit motiv che ha accompagnato un inizio tutt’altro che da ricordare per i Pixel 6, i cellulari di Google: i bug continuano a crescere, così come le lamentele sui social, Reddit in particolare. Le cose, si spera, potrebbero cambiare una volta per tutte.
Ci vorrà un altro mese, però, prima che i Google Pixel 6 possano sfruttare appieno il nuovo Pixel Stand, quella ricarica “superveloce” promessa dal colosso di Mountain View, ma già rinviata, di un mese, appunto, a causa di un problema di connettività e non disponibile fino all’aggiornamento di gennaio, che potrebbe arrivare per di più in ritardo.
Google potrebbe aver iniziato a vendere il suo nuovo Pixel Stand di seconda generazione qualche settimana fa, ma il tuo Pixel 6 non sarebbe in grado di sfruttarlo. L’aggiornamento di dicembre è stato ritirato, e con esso anche la funzionalità di ricarica wireless rapida fino a 23 W.
Google Pixel 6 e la patch ritirata, si spera, entro fine gennaio
Anche l’atteso aggiornamento probabilmente non arriverà nella solita sequenza temporale. Google si è coperto con un linguaggio di “fine gennaio” per quanto riguarda il lancio. Non è nemmeno chiaro se l’aggiornamento di dicembre includesse effettivamente la funzionalità prima che venisse ritirato. Il registro delle modifiche di Google non ne fa menzione, se non quel “Miglioramenti generali per la ricarica wireless in determinate condizioni” o “Miglioramenti per il rilevamento dell’allineamento su Pixel Stand in determinate condizioni”. A questo punto, a conti fatti, non è neanche importante sapere i reali problemi o cosa di preciso è stato ritirato. Servono soluzioni.
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Da Mountain View assicurano che la funzione sarà consegnata a Pixel 6 e 6 Pro nell’aggiornamento di gennaio. Google afferma che i dispositivi che eseguono SQ1D.211205.016.A1 (l’aggiornamento di dicembre ritirato) e SQ1D.220105.xxx o più recenti saranno necessari per la piena funzionalità di ricarica rapida sui nuovi Pixel Stand di seconda generazione. Attendere prego.
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I Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono stati annunciati in anteprima da Google il 2 agosto 2021, che ha confermato il design dei telefoni e l’introduzione per la prima volta di un suo sistem on chip (SoC) proprietario chiamato Google Tensor, rispetto ai precedenti dispositivi Pixel che utilizzavano tutti processori forniti dalla Qualcomm. Il chip prende il nome da TensorFlow e utilizza la tecnologia Tensor Processing Unit (TPU). I telefoni che dovevano spaccare il mondo della telefonia, ma che finora hanno creato soltanto un sacco di bug direttamente proporzionati alle aspre critiche degli utenti, sono stati presentati ufficialmente il 19 ottobre 2021 all’evento “Pixel Fall Launch”. Nel 2022 si spera che siano davvero al top. E non un altro flop.