La polizia postale ha lanciato un nuovo allarme a cui fare massima attenzione, potreste essere caduti nella trappola senza saperlo, meglio verificare.
Dopo l’allarme di un’azienda italiana di cyber security sono scattati i controlli che hanno rivelato una maxi truffa messa in piedi ai danni dei consumatori che ignari non si sono resi conto di nulla.
Grazie alla segnalazione è stato però possibile risalire alla truffa e bloccare tutto, e anche evidenziare tutti coloro che sono stati coinvolti. Di certo, questo ennesimo caso mette di nuovo in luce la delicata questione delle truffe online.
La maxi truffa online
La truffa è stata sviluppata totalmente online, dando seguito ad una serie di siti di e-commerce sui probabilmente avete fatto shopping. Siti internet strutturati perfettamente, che sono stati individuati dall’azienda Yarix, a capo della divisione Digital Security di Var Group.
Un gruppo criminale cinese aveva infatti realizzato 13 mila portali di e-commerce, perfettamente strutturati, con la vendita di prodotti svariati, ma si trattava in realtà di una truffa. Questi siti infatti erano identici a quelli di brand famosi, italiani e stranieri. Quando si andava a cercare il sito, comparivano tra i risultati di ricerca e quindi cadere in errore era molto facile.
Di tutti i domini, oltre mille erano italiani e in particolare riguardanti moda, giocattoli e abbigliamento. Una volta che i clienti facevano l’acquisto, i prodotti non venivano inviati oppure si rivelavano essere falsi. La cosa peggiore è che non solo i clienti perdevano così il prodotto e i soldi, ma fornivano tutti i dati delle loro carte ai criminali.
Attenzione alle truffe online
L’organizzazione è enorme, con una maxi truffa che ha un impianto tecnico molto notevole. I server venivano nascosti utilizzando una CDN ovvero un network con data center sparsi per il mondo, in questo modo il traffico veniva praticamente fatto passare senza però rivelare mai l’hosting e il server stesso. Quasi tutti, ad occhio, sembravano essere in USA, Turchia e Panama ma in realtà erano ovunque, anche in Europa.
Essendo tutto gestito da criminali, veniva costantemente monitorato. Quando un sito chiudeva, ne veniva aperto subito un altro e quindi era un circolo vizioso. Con la chiusura di questi tredicimila siti è stato fatto un ottimo lavoro ma resta un problema perché i criminali non sono stati identificati e arrestati e quindi è chiaro che torneranno al lavoro.
Per questo motivo attenzione sempre ad effettuare acquisti su siti che siano reali, che non contengano errori di battitura. Meglio controllare sempre ogni dettaglio, in primo luogo l’indirizzo perché anche un solo punto differente può svelare la trappola.