Il bollettino numero 32 dell’Antitrust è una mannaia per PosteMobile. Il servizio di telefonia mobile e fissa italiano fornito da Postepay, una società del gruppo Poste Italiane ha subito una multa salata a causa dei costi a consumo dopo il mancato rinnovo.
Il procedimento dell’Antitrust concerne una condotta posta in essere dalla società PostePay nell’ambito della fornitura del servizio di telefonia mobile di “Poste mobile”, consistente nel consentire la prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di credito insufficiente sulla scheda, la SIM al momento del rinnovo dell’offerta periodica (mensile, trimestrale o semestrale) per il piano sottoscritto dal consumatore, attraverso l’attivazione automatica di una componente tariffaria a consumo che il consumatore non ha richiesto.
L’Antitrust ha definito il comportamento di PosteMobile una pratica di comportamento scorretto, evidenziando una tariffazione più onerosa di quella del piano ordinario flat.
PosteMobile, un vero e proprio meccanismo mangiasoldi
“Dalle segnalazioni pervenute all’Autorità da parte di alcuni consumatori, le recensioni di altri consumatori individuate sul sito Trustpilot e di Altroconsumo, i reclami pervenuti alla Società, le schede relative alle offerte di telefonia mobile sul sito web del professionista, oltre alle condizioni generali di contratto20 è emerso che le offerte di telefonia mobile di PostePay prevedono l’attivazione automatica di una tariffa a consumo che garantisce la continuità di utilizzo della linea voce e del traffico dati in caso di credito insufficiente al rinnovo del piano tariffario dell’utente”.
Nel bollettino ufficiale le motivazioni che hanno portato a sanzionare PosteMobile: “I piani tariffari interessati da tale condotta dal mese di aprile 2020 a maggio 2022 sono i seguenti: Creami Extra WOW 100, Creami Relax 100, Creami Relax 20, Creami Relax 20 special, Creami Extra WOW 10 GB, PosteMobile Connect 12, PosteMobile Connect Back 1, PosteMobile Connect Back 12, PosteMobile Super Ricarica, Il tuo Mondo wow 15 GB, Creami revolution 1, Creami revolution 3, Creami Revolution 6, Creami Next 1, Creami Next 3, Creami Next 6 Creami Giga 1, Creami Giga 3, Creami Giga 5, PM Ufficio Infinito 50 GB, PosteMobile connect, PosteMobile Connect 6, Creami WOW 10GB, Creami WOW 10GB Limited Edition, Creami WOW, 30GB, Creami WOW 50 Giga, Creami WOW 60, Creami Style, Creami, Creami extra WOW 50, Creami extra WOW 50GB – exclusive business edition, Creami extra WOW 150 , Creami WeBack”.
Nonostante la varietà di offerte sottoscrivibili dagli utenti, la gran parte della clientela si attesta sui piani della gamma Creami Extra WOW 100, Creami Relax 100, Creami Relax 20, PosteMobile Connect e (in minima parte) PosteMobile Super Ricarica. Un procedimento quella della prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di credito insufficiente che viola gli articoli 20 e 26, comma 1, (lett. f), del Codice del Consumo. “Il fatto più grave – rileva l’Antitrust – è che PosteMobile ha trovato un vero e proprio meccanismo mangiasoldi in ricarica”. Con queste motivazioni si arriva a una multa salatissima: 1,5 milioni di euro.