Ancora non ce ne rendiamo conto, ma l’intelligenza artificiale potrebbe rubarci per sempre il lavoro: solo questi mestieri si salvano.
Il mondo del lavoro sta per subire l’ennesima rivoluzione tecnologica: lo ha confermato un recente studio pubblicato dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania. Lo studio ha analizzato come le tecnologie GPT avranno un impatto sul mondo del lavoro ed i risultati sono davvero sconvolgenti. D’altronde sappiamo bene come l’intelligenza artificiale si sia evoluta negli ultimi anni, tanto da acquisire sempre più conoscenze e abilità. Negli ultimi mesi, ad esempio, spopolano i siti di I.A. in grado di generare immagini secondo le richieste degli utenti. 
Se in pochi anni l’intelligenza artificiale è giunta a determinate tecnologie, non è strano pensare che nei prossimi anni le macchine potranno sostituire totalmente l’uomo in diversi lavori. Secondo lo studio americano, le tecnologie GPT (Generative Pre-trained Trasformer) andranno ad avere un impatto più che significativo sull’80% della forza lavoro attuale, mentre il restante 20% potrebbe cambiare per sempre. Secondo il documento pubblicato dai ricercatori, sarebbero più a rischio i “posti di lavoro ad alto reddito”, mentre rimangono ancora tutelate le attività creative e assolutamente al sicuro tutti mestieri manuali.
L’avvento dell’intelligenza artificiale è un pericolo per i lavoratori: quali posizioni rimangono sicure?
Da sempre le aziende cercano un modo per abbattere i costi del lavoro e le GPT potrebbero offrire la soluzione più economica per farlo; nonostante la tecnologia non riesca a sostituire al 100% il lavoro dell’uomo, potrebbe significativamente avere un impatto negativo sull’offerta di lavoro e sullo stipendio. Secondo lo studio, dal titolo “GPTs are GPTs: An Early Look at the Labour Market Impact Potential of Large Language Models”, i lavori più a rischio sono quelli di designer, ingegnere ed esperti di blockchain.
Per queste figure professionali, ChatGPT è davvero un pericolo, in quanto potrebbe sostituirle al 100%. A rischio anche analisti finanziari, sondaggisti, matematici, scrittori e giornalisti, dato che l’IA può generare ricerche e testi letterari. Insomma, migliaia e migliaia di lavoratori rischiano di essere rimpiazzati da un sostituto digitale altrettanto efficiente, più veloce dell’essere umano e soprattutto a basso costo per i datori di lavoro. Fortunatamente ci sono dei lavori che GPT non potrà sostituire, almeno nell’immediato futuro: secondo lo studio sono salvi traduttori, poeti e compositori musicali, dato che le capacità dell’I.A. in questi campi sono decisamente limitate. Sono sicuramente insostituibili, invece, i lavoratori manuali: agricoltori, autisti, meccanici, tecnici, elettricisti, idraulici, tuttofare, macellai, chef; tutto ciò che riguarda la cucina, il settore edile, lo sport.