Secondo uno studio condotto da Invisibly, l’82% degli utenti è contrario al tracciamento dei dati personali da parte delle aziende. Ecco quali sono le categorie di applicazioni iOS che collezionano più dati, mettendo a rischio la privacy degli utenti.
La privacy è un tema molto discusso in queste settimane: dopo il recente annuncio di App Tracking Transparency di Apple, seguito prontamente da Google che promette una svolta nel tracciamenti dei dati personali anche per gli utenti Android entro il 2021, si è aperta la conversazione sul diritto alla trasparenza che spetta ai consumatori. Invisibly, una piattaforma che “riporta il potere dei dati nelle mani degli utenti” permettendo di controllare le informazioni personali che vengono rilevate dalle azienda, ha arricchito il dibattito con un’indagine sulle preferenze degli utenti di dispositivi smartphone, e le loro opinioni sulla raccolta dei dati.
Dallo studio emerge che l‘82% dei partecipanti supporta l’implementazione di misure per impedire il raccoglimento di dati personali da parte di aziende e dispositivi; il 76% non apprezza le pubblicità mirate e gli annunci personalizzati e vorrebbe che fossero fermati; il 68% degli utenti ha a cuore la tutela della privacy e, infine, l’11% in più degli uomini rispetto alle donne non è contrario agli annunci personalizzati.
Il panorama diventa così più chiaro e dettagliato: gli utenti sono grandemente a favore di nuove policy sulla trasparenza da parte delle aziende, e la direzione intrapresa da Apple e Google potrebbe essere quella giusta nel rispetto dei diritti dei consumatori: globalmente, dal rilascio delle funzionalità Apple Tracking Transparency su iOS 14.5 solo il 15% degli utenti ha dato il consenso per il tracciamento dei dati a scopi pubblicitari – percentuale che si riduce al 6% nella popolazione statunitense.
Ma quali sono le applicazioni che rappresentano un rischio maggiore per la privacy?
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Le categorie di applicazioni iOS che raccolgono più dati: la privacy a rischio
Il servizio di Virtual Private Network (VPN) Surfshark ha offerto il proprio contributo alla conversazione rilasciando una lista dettagliata delle applicazioni iOS che tracciano più dati personali, e quali meno: Apple richiede alle applicazioni nuove ed aggiornate di fornire e rendere consultabile nell’App Store gli App Privacy Labels, le schede che indicano la tipologia di dati raccolti dall’applicazione, se i dati possono essere usati per identificare gli utenti, e se traccia gli utenti per personalizzare gli annunci.
Surfshark ha indagato diverse categorie di app ed identificato quelle che richiedono più dati, e delle alternative che invece rispettano un po’ più la privacy. Le categorie di Messaggistica e Videochiamate, Social Media e Pagamenti sono le più “affamate” di dati: Facebook domina incontrastata non solo come social media, dove Clubhouse risulta essere la più sicura, ma anche con Messenger, mentre Cisco Webex Meetings raccoglie il minor numero di dati. PayPal è al primo posto per le applicazioni di pagamenti e Moneygram all’ultimo. Non ne esce bene nemmeno Amazon, prima nella categoria dello shopping dove Etsy raccoglie meno dati, né YouTube, Gmail e Google Chrome nelle sezioni di Streaming, E-mail e Browser: a queste applicazioni, Surfshark consiglia di sostituire Popcornflix, Spike e Private Web Browser.
Resterà da vedere come questi dati cambieranno con l’implementazione delle misure di Apple e Google contro il tracciamento di dati.