Sono state scoperte alcune tecniche segrete per quanto riguarda l’hacking. Cosa hanno in serbo i cybercriminali?
La frequenza con cui tendono a verificarsi gli attacchi hacker non è bassa, e a quanto pare proteggersi non è più semplice come una volta. Visto e considerato che tutto sia diventato molto diverso, differentemente da quanto ci si aspettasse in passato, conoscere per filo e per segno i mali che devono essere affrontati non può che essere un ottimo modo di vedere le cose. Il discorso non è certamente uguale per tutti, lo sappiamo, ma è anche vero che non bisogna lasciare tutto al caso.
Questo lo diciamo poiché gli esperti del settore dell’informatica hanno scoperto delle nuove tecniche molto pericolose per quel che riguarda gli imbrogli digitali: sono micidiali. In particolar modo con Google Translate, il quale viene usato come “esca” per creare dei siti truffa: leggete bene quello che stiamo per dirvi, poiché è molto importante ai fini dell’indagine.
Attacchi hacker spietati, non cascateci: le nuove strategie sono pericolose
In sostanza gli hacker creano una lingua incomprensibile con il portale fake, e poi forniscono il link al servizio di traduzione online di Google. A quel punto, la piattaforma restituisce un link che nasconde quello principale, aggiungendo il suffisso di Google Translate che non viene percepito come malevolo dai software antivirus. È un inganno ben riuscito se ci pensiamo, ma non è l’unico: ecco cos’altro si sono inventati i cybercriminali.
Un altro metodo rilevato è quello delle immagini presenti nelle email, che molto spesso appaiono come fatture ma che, in realtà, includono link o numeri di telefono. Una volta cliccati portano all’installazione di un codice maligno senza che un utente se ne accorga, motivo per cui gli attuali sistemi fanno molta fatica a rilevarli per poterli contrastare in tempo. Per eludere le misure di sicurezza informatica, infatti, gli hacker usano spesso i caratteri speciali, come punti di codice, punteggiatura, alfabeti non latini o spazi.
Concludiamo mettendovi sia in guardia da questi aspetti che mostrandovi la dichiarazione di Olesia Klevchuk, il Product Marketing Director di Barracuda, che ci illustra ulteriori dettagli su questo discorso: “Il phishing è tipicamente il punto di partenza per molti attacchi hacker, tra cui ransomware, frodi finanziarie e furto di credenziali. Per difendersi, serve una protezione potenziata dall’AI e capace di analizzare il contesto, l’oggetto e il mittente, e di determinare se un messaggio apparentemente innocuo non sia, in realtà, un attacco ben camuffato“.