Facebook continua a raccogliere dati senza il consenso degli utenti: misure per la protezione della privacy aggirate sfruttando l’accelerometro degli iPhone.
La necessità aguzza l’ingegno. Vale anche per Facebook, quando riesce a spiare i comportamenti e le abitudini degli utenti iPhone nonostante la recente introduzione di una nuova funzionalità di blocco della raccolta dati. App Tracking Transparency (ATT), è stata implementata con l’aggiornamento iOS 14.5, e richiede agli utenti l’esplicito permesso per il monitoraggio dei dati sulle app e sui nuovi aggiornamenti a scopo pubblicitario, che viene concesso da poche persone.
La funzionalità è stata fortemente criticata dall’azienda di Mark Zuckerberg e, secondo quanto affermano alcuni ricercatori di sicurezza, abilmente aggirata. Facebook continua, di fatto, a tracciare le attività degli utenti iPhone, raccogliendo tantissime informazioni private. Lo stesso discorso vale anche per altre app della galassia Facebook – Instagram e WhatsApp.
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I ricercatori hanno scoperto che Facebook raccoglie dati riguardo l’indirizzo IP e le informazioni “metadata” dalle immagini caricate sulla piattaforma, anche quando l’utente ha scelto di bloccare il tracciamento. Ma non finisce qui: queste app utilizzano l’accelerometro degli iPhone per tracciare i spostamenti degli utenti anche con accesso alla posizione geografica disattivato. I movimenti possono essere utilizzati per scoprire i comportamenti e le attività delle persone durante la giornata. L’accelerometro è un sensore che reagisce ai movimenti del dispositivo per regolare la visualizzazione sullo schermo ed attivare la rotazione: proprio grazie alle sue funzionalità può permettere di capire se l’utente è sdraiato, seduto o sta camminando e addirittura collegare due o più persone che si trovano nello stesso posto, anche se non si conoscono
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I dati raccolti da questo sensore possono sembrare privi di interesse o innocui. ma consentono di ricavare tante informazioni, all’insaputa dell’utente e senza il consenso dello stesso. Tra l’altro vengono monitorati di continuo e non c’è modo di impedire l’estrazione dei dati né a Facebook né a Instagram.
La disattivazione del tracciamento è possibile su WhatsApp, ma per per le altre due app. l’unica tutela è disinstallare le applicazioni dal proprio device. Sono stati effettuati i test anche su altre applicazioni come TikTok, Signal, Telegram, iMessage e WeChat: la lettura dell’accelerometro non viene utilizzato su nessuna di queste.
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