Attenzione alla garanzia prevista per i prodotti difettosi. Ecco quello che devi sapere e che cosa fare in questi casi
Quando si acquista un prodotto, è giusto aspettarsi che funzioni correttamente e, soprattutto, che sia conforme a ciò che è scritto sulla confezione. Tuttavia, a volte possono verificarsi problemi, come prodotti difettosi o non funzionanti, che possono creare frustrazione e disagio per il consumatore.
Ma cosa si può fare in questi casi? Nel resto dell’articolo, esploreremo le opzioni disponibili per i consumatori quando si tratta di prodotti difettosi, compresa la garanzia e come utilizzarla. È importante ricordare che i consumatori hanno diritti e tutele in caso di acquisti di prodotti difettosi o non conformi alle specifiche indicate sulla confezione. Purtroppo, non sempre ciò che viene acquistato corrisponde alle aspettative e questo può rappresentare un problema.
Occhio alla garanzia dei prodotti difettosi
Ma ci sono degli elementi a cui prestare attenzione e che possono essere davvero molto utili in caso di prodotti difettosi. Nel seguito dell’articolo, esamineremo le misure a disposizione dei consumatori per affrontare queste situazioni e sfruttare al meglio la garanzia prevista. Secondo il Codice del Consumo, la garanzia post-vendita consente ai consumatori di far valere i propri diritti entro due anni dalla consegna del bene, o entro un anno nel caso di beni usati.
In passato era necessario anche denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta, ma questa clausola non è più in vigore dal 1° gennaio 2022, anche se è consigliabile conservare documenti come scontrini e fatture per dimostrare la data di acquisto e di consegna del bene. Per evitare la perdita di tali documenti, si consiglia di farne una copia.
Per quanto riguarda la prova del difetto, il periodo durante il quale si presume che il difetto sia esistito al momento della consegna è stato esteso da sei mesi a un anno, invertendo così l’onere della prova che dovrà essere dimostrato eventualmente dal venditore. Il consumatore dovrebbe sempre rivolgersi al venditore per qualsiasi problema, anche in caso di rifiuto del venditore di riparare il bene, il consumatore può presentare un reclamo scritto al direttore del punto vendita o ai dirigenti della rete e segnalare il problema all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Se la garanzia legale è scaduta, il consumatore può utilizzare la garanzia convenzionale che solitamente ha una durata maggiore.