La modalità di lavoro agile, che è stata ‘scoperta’ durante le settimane di impegno comune della quarantena (quando gli spostamenti sono stati limitati al massimo), sta prendendo sempre più piede
La postazione di lavoro agile e il ruolo dello smartphone La modalità di lavoro agile, che è stata ‘scoperta’ durante le settimane di impegno comune della quarantena (quando gli spostamenti sono stati limitati al massimo), sta prendendo sempre più piede. La grande sfida al centro del dibattito è quella relativa al necessario cambio di mentalità e di prospettiva in ambito produttivo. La ricetta dello smart working è molto semplice, fatta di ingredienti che riguardano libertà personale, autonomia e livelli di produttività. Sia le piccole e medie imprese che i professionisti ricorrono volentieri a questa modalità organizzativa ‘agile’, che richiede alcuni accorgimenti tecnici relativi – essenzialmente – all’allestimento della postazione con i suoi spazi e all’impiego dello smartphone. L’organizzazione degli spazi e la scelta del profilo tariffario per cellulare Già, perché ormai questo dispositivo elettronico è un po’ come una seconda pelle: ci accompagna, ci coadiuva e ci supporta – spesso dialogando con l’intelligenza artificiale – in qualsiasi ambito della routine quotidiana. Dallo svago alle attività di lavoro, passando per i momenti di socialità, lo smartphone fa sempre la parte del leone. Ecco perché, soprattutto quando ci si trova in situazione di smart working, il settaggio dell’apparecchio deve essere calibrato in base alle personali necessità (schermo, app, memoria libera) e occorre trovare il profilo tariffario migliore a tema business. Il lavoro agile offre ai lavoratori dipendenti autonomia e flessibilità così come ai professionisti, ecco perché tra i passaggi essenziali da compiere per una perfetta organizzazione – assieme al perfezionamento degli spazi di lavoro – occorre consultare ad esempio le offerte telefonia mobile per partita Iva così da individuare il piano tariffario più in linea con le proprie esigenze lavorative. Il telefono è al centro di tutto: un monitor sempre acceso e operativo Lo smartphone, per sua essenza, si adatta in modo egregio a un tipo di lavoro flessibile e ‘itinerante’ come quello agile. Ne diventa anzi il fulcro operativo: un monitor sempre acceso e funzionale attraverso il quale tenere sotto controllo qualsiasi operazione e attività. La maggiore autonomia che lo smart working offre alle persone si deve accompagnare a una perfetta organizzazione dei tempi durante la giornata (bisogna coordinare vita familiare e lavorativa). C’è un più alto livello di responsabilità, che influisce in maniera diretta sui livelli di produttività. L’organizzazione degli spazi nella postazione di lavoro ha un’importanza cruciale: occorre scegliere bene la seduta ergonomica senza dimenticare che ci sono molti benefici nel lavorare in piedi e intervallare è corretto. Bisogna rispettare misure minime e distanze, per separare correttamente l’ambito lavorativo e di famiglia oltre che per assicurarsi la possibilità di movimento e la funzionalità dei gesti. Mobili con le ruote sapranno interpretare la necessità di flessibilità in vari momenti, mentre la scelta di ricorrere – soprattutto quando non si ha la possibilità di allestire l’ufficio in una stanza a sé – a librerie e pareti ‘verdi’ potrà rivelarsi particolarmente interessante da un punto di vista di design. Scegliete sempre ambienti dove entra la luce naturale, in modo da superare la sensazione di oppressione e costrizione suscitata dalle quattro mura. Aggiungere qualche oggetto colorato – come decorazioni a muro allegre e poster motivazionali celebri – per rilassare gli occhi, avendo cura di evitare sempre i riflessi e i riverberi sullo schermo.