L’European Southern Observatory e l’Event Horizon Telescop hanno programmato una conferenza stampa che avrà ad oggetto rivoluzionarie scoperte sulla Via Lattea
È ormai diventata storia l’immagine immortalata con l’Event Horizon Telescop (ETH), lo speciale ed enorme telescopio virtuale formato da 8 radiotelescopi da terra che ha permesso, grazie a un lavoro sinergico che ha coinvolto centri di ricerca sparsi in tutto il mondo, di fotografare per la prima volta in assoluto un black hole, il buco nero. Questo avanzatissimo strumento, che virtualmente ha dimensioni pari a quelle della Terra, è nato con l’intento di studiare l’ambiente circostante Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio che abita al centro della Via Lattea.
Perché riportiamo in auge una notizia già ben consolidata, seppur dall’importanza cruciale? In realtà non ci sono ancora molti dettagli, ma un comunicato stampa divulgato qualche giorno addietro dall’European Southern Observatory (ESO) e l’Event Horizon Telescope (ETH) ha subito drizzato le antenne dei più curiosi. In particolare, campeggia una data e una promessa fulmicotone: 12 maggio, ore 15:07 del fuso orario italiano, che farà da contralare a una conferenza avente ad oggetto “incredibili e rivoluzionarie scoperte riguardanti la Via Lattea”, parafrasando le stesse parole utilizzate dai protagonisti della vicenda nel breve scritto che sta già facendo il giro della rete.
Ora che entrato ufficialmente il mese di maggio, non dovremo attender molto in vista di un appuntamento che, almeno a dire di ESO e ETH, potrebbe emblematicizzare un altro storico passo dal medesimo tenore di quel 10 aprile 2019, data appunto che ha fatto da contraltare alla pubblicazione della prima immagine di un buco nero, vale a dire quello al centro della galassia Virgo A.
Scoperte rivoluzionarie sulla Via Lattea: ancora massimo riserbo
Ad accrescere la curiosità non sono soltanto le roboanti mezze parole annunciate da ESO e ETH tramite comunicato stampa, ma il “contorno” che contraddistinguerà l’evento visibile per i più curiosi sito ufficiale dell’European Southern Observatory e sul canale YouTube, raggiungibile a questo indirizzo. Infatti, dal comunicato si evince che questa conferenza stampa non si terrà soltanto dal vivo nel quartier generale dell’ESO, sito appunto in Germania, ma prevedrà diversi collegamenti contestuali – effettuati stavolta in formato digitale, come ci ha insegnato la pandemia – che coinvolgeranno ogni parte del mondo, da Taipei a Washington DC, passando per Santiago del Cile, Tokyo e Città del Messico.
Quale sarà l’oggetto della rivelazione? Difficile dirlo, ma sono in molti a sperare che la conferenza stampa – su cui i protagonisti stanno mantenendo il riserbo assoluto, onde evitare di far trapelare anticipazioni che rovinerebbero irrimediabilmente l’evento – farà un focus sul buco nero supermassiccio della Via Lattea, Sagittarus A*. Ancora poco e sapremo.