L’inchiesta, avviata lo scorso aprile in seguito ad alcune segnalazioni, ha scoperto una vera e propria strategia scorretta, che non si è fatta mancare nemmeno l’utilizzo di spot ingannevoli.
Ancora sanzioni per Samsung. L’ultima multa al colosso coreano, di 340 mila dollari, riguarda questa volta la pubblicazione online di una serie di commenti denigratori fasulli sui device della rivale HTC.
Come spiegato nel verdetto della Fair Trade Commission di Taiwan, Samsung ha per mesi pagato studenti e propri dipendenti per “gettare fango” sul gruppo guidato da Peter Chou: i prodotti HTC ricevevano false segnalazioni di guasti o difetti, mentre quelli della famiglia Galaxy venivano elogiati e caldamente consigliati. Nella pratica vietata sono risultate coinvolte anche due agenzie di marketing, entrambe condannate al pagamento di oltre 100 mila dollari.
L’inchiesta, avviata lo scorso aprile in seguito ad alcune segnalazioni, ha scoperto una vera e propria strategia scorretta, che non si è fatta mancare nemmeno l’utilizzo di spot ingannevoli.