Qualcomm annuncia Snapdragon Wear, il nuovo processore per dispositivi indossabili

Qualcomm ha realizzato un nuovo circuito integrato per i dispositivi indossabili, di nuova generazione dichiarando che le sue quattro importanti caratteristiche il chip rivoluzionerà il mercato dei Wearable. Vediamole.

Durante l’evento computex 2016 che si sta tenendo a Taipei l’azienda Qualcomm ha presentato Snapdragon Wear 1100, un nuovo chipset che alimenterà i dispositivi indossabili intelligenti di fascia media o bassa, ossia prodotti che per le loro caratteristiche non necessitano della maggiore potenza di Snapdragon Wear 2100, come ad esempio i fitness tracker oppure i dispositivi adatti per i bambini.

Snapdragon Wear 1100 dispone delle caratteristiche di base che occorrono ad un dispositivo indossabile intelligente per poter diventare autonomo e quindi non più dipendente da uno smartphone o da un tablet; infatti offre il supporto per le reti LTE e 3G, Wi-Fi e Bluetooth, oltre al modulo di localizzazione IZat per la rilevazione del dispositivo. 

Il chipset Snapdragon Wear 1100 offre anche la modalità di risparmio energetico, oltre ad un processore capace di eseguire applicazioni basate su piattaforma Linux.

Qualcomm ha dichiarato che il nuovo Snapdragon Wear 1100 è già disponibile per la vendita alle aziende che potrebbero essere interessate. Molto probabilmente i primi wearable alimentati da Snapdragon Wear 1100 arriveranno sul mercato alla fine del 2016.

Dallo scorso anno c’è stato un notevole aumento delle vendite di dispositivi indossabili di ogni genere; la IDC, società di analisi di mercato, infatti, ha previsto che nel 2015 le spedizioni degli smartwatch sono cresciute del 171%, passando da 28.8 a 78.1 milioni di pezzi venduti a livello globale.

QUALCOMM SNAPDRAGON 2100

Durante il mese di febbraio di quest’anno Qualcomm ha introdotto sul mercato un nuovo chipset realizzato appositamente per il  Wearable, proponendosi di dare una svolta al mercato dei device indossabili. 

La nuova SoC di Qualcomm e chiamata dalla casa produttrice Snapdragon Wear 2100 è stato progettato appositamente per funzionare sugli smartwatch e sostituirebbe col tempo Snapdragon 400, un chip realizzato per alimentare smartphone e tablet di fascia media e successivamente adattato per alimentare la maggior parte degli smartwatch presenti attualmente sul mercato. Il nuovo chip 

Gli aspetti su cui Qualcomm si è focalizzata dirante lo sviluppo di Sanpdragon Wear 2100 sono quattro :

  1. Dimensioni: il nuovo chip infatti è più piccolo del 30% rispetto al chip Snapdragon 400; questa caratteristica permette alle aziende produttrici di smartwatch di realizzare dispositivi  più sottili rispetto agli attuali, o di poter disporre di più spazio per integrare una batteria più capiente.
  2. Potenza: Sanpdragon Wear 2100 risparmia il 25% di energia rispetto al chip Snapdragon 400 offrendo come conseguenza una maggiore durata della batteria.
  3. Sensori: Per Sanpdragon Wear 2100 sono stati previsti dei sensori di base che offrono una maggiore precisione di tracciamento dei dati.
  4. Connettività: Snapdragon Wear 2100 dispone di un modem 4G LTE con GNSS integrato, oltre al Wi-Fi e ad un Bluetooth a bassa potenza.

Il VP senior di Qualcomm, Raj Talluri ha dichiarato che “con l’introduzione della piattaforma Snapdragon Wear e la SoC Snapdragon Wear 2100  la Qualcomm Technologies è ben posizionata per estendere i suoi progressi nella tecnologia indossabile, consentendo dispositivi dal design elegante, lunga durata della batteria, rilevamento intelligente e accesso ad ogni esperienza legata alla prossima generazione di dispositivi indossabili”.

Il supporto della connettività 4G LTE integrato nel chip Snapdragon Wear 2100 potrebbe dare un contributo alla possibilità di realizzare SmartWatch autonomi, ossia che per funzionare non devono necessariamente essere connessi ad uno smartphone o ad una rete WiFi, poiché la SIM potrebbe venire inserita direttamente nello smartwatch.

Non è stata fatta una dichiarazione da Qualcomm su quando saranno lanciati i primi smartwatch alimentati dal suo nuovo chipset, sebbene sia probabile che già alcuni modelli potrebbero essere presentato prima della fine del 2016. 

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