La parola più utilizzata in un motore di ricerca è figlia di una libera scelta, o indirizzata da parametri definiti? La Commissione Europea se lo domanda già da un po’.
“Google”, qualcuno ci aggiungerebbe un criptico guarda caso, è il termine più cercato su Bing, per distacco, con quasi 41 milioni di “Search volume”, più 5 su YouTube, addirittura +12 (sempre milioni) su facebook, che completa il podio.
Gmail al quarto posto, Amazon quinto, Yahoo sesto e Hotmail settimo. Chiudono la top ten delle parole più indicizzate: Open apk file e perfino bing, homepage quiz. Riecco la domanda che sorge ogni volta più spontanea: quel google perché effettivamente è la più “scritta” su Bing, oppure figlia di un chiaro monopolio da parte del colosso di Mountain View.
Forza o costrizione? Questo è il problema
Secondo Bloomberg, Big G avrebbe sostenuto l’argomento, portando le statistiche sulle persone che usano la keyword Google, per scelta e non perché costretti, a difesa dei suoi numeri anche per farsi annullare una multa salatissima, di circa 5 miliardi di euro, da parte dell’antitrust.
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Il contenzioso che Google asta affrontando riguarda le pesanti accuse dell’Unione Europea, secondo cui il colosso di Mountain View avrebbe abusato della sua posizione di produttore di Android. Il regolatore stesso ha affermato che Google dovrà smettere di costringere i produttori di telefoni a preinstallare Chrome e Google Search, se vogliono avere Android. L’argomento di Google? Che la maggior parte delle persone userebbe comunque il suo motore di ricerca.
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Così, mentre la diatriba è andata in un ricorso di Appello, ecco le statistiche compilate dalla società SEO Ahrefs: “google” è infatti il termine più cercato su Bing in tutto il mondo. È seguito da “youtube”, “facebook”, “gmail” e “amazon”, ma batte il secondo classificato di circa 5 milioni di ricerche. Guardando i dati solo per gli Stati Uniti, Facebook è il numero uno, mentre Google è il numero tre. A prima vista, dunque, sembra che gli internauti utilizzino il motore di ricerca di Microsoft per raggiungere quello di Google.
Secondo le statistiche di Ahrefs, però, “bing homepage quiz” è il quinto termine più cercato di Bing negli Stati Uniti e “bing” stesso è il numero sette. Il nome del motore di ricerca è il decimo termine più cercato a livello globale. Cosa sta succedendo qui?
Secondo The Verge “parte di esso potrebbe essere dovuto a inadempienze. Per Microsoft Edge (e prima di Internet Explorer), Bing è il motore di ricerca predefinito: se si digita qualunque parola in quella barra che non è un URL, si arriverà alla pagina dei risultati di Bing. Per molte persone, digitare “Google” e fare clic sul primo collegamento visualizzato è il modo in cui arrivano a Google, ed è lo stesso per Facebook, YouTube e qualsiasi altro sito web che si cerca di visitare. Perché preoccuparsi di aggiungere un .com alla fine quando di solito puoi ottenere quello che stai cercando con un clic in più?”.
A domanda (di The Verge) non c’è stata nessuna risposta (di Google). I dubbi, assolutamente soggettivi, restano, per tutto il resto c’è il giudice chiamato a rispondere sulla forza di Google: scelta o costrizione?