Il metaverso è sempre più nei piani dei big player del settore dell’industria tecnologica, ma anche nelle strategie marketing di chi vuole promuovere le proprie applicazioni su smartphone e tablet utilizzando semplicemente una parola che fa tendenza
Tutti parlano del metaverso, ma alcuni lo fanno anche impropriamente. Il motivo? Perché è un termine di moda, ma soprattutto per attrarre nuovi utenti sfruttando una “parolina magica” che ha subito suscitato grande curiosità per la rivoluzione che essa stessa propugna o comunque vuole propugnare nel futuro.
Già, perché mentre il metaverso è un concetto ancora tutto da costruire, secondo un percorso che sarà scandito a tappe e che avrà anche nell’hardware un ruolo preponderante (si pensi al visore Project Cambria di Meta o al supercomputer per l’Intelligenza Artificiale ufficializzato dall’azienda americana soltanto qualche giorno fa), alcuni sviluppatori hanno inserito la parola metaverso dentro l’App Store e il Google Play con l’esclusivo obiettivo di promuovere (potremmo aggiungere anche impropriamente) le loro app e i loro giochi.
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Gli esperti di Sensor Tower hanno fatto la conta e sostengono, dati alla mano, che sono addirittura 552 applicazioni mobili che includono il termine metaverso, utilizzato strategicamente nei titoli o nelle descrizioni. Come precisato dalla stessa fonte, si tratta di un balzo importante, peraltro consumato proprio negli ultimi mesi, con una crescita che avrebbe dell’impressionante: 86 app (dislocate indifferentemente sull’App Store di Apple e sul Google Play Store di Android) hanno aggiunto riferimenti al metaverso nel solo periodo tra novembre e gennaio 2022. Proprio quando Mark Zuckerberg rinominava la sua Facebook in “Meta” e annunciava pesanti piani di sviluppo nelle tecnologie metaverse per tutto il prossimo decennio. Balzo importante della parola metaverso anche pochi giorni dopo l’ufficializzazione del CEO dell’ex Facebook.
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Ovviamente, nessuna di queste 552 applicazioni ha i requisiti tecnici per essere compatibile con il metaverso, ma sappiamo perfettamente che quando una cosa fa tendenza, gli abusi e gli utilizzi impropri sono dietro l’angolo. Lo dimostrano anche parole molto in voga nell’ultimo periodo, come crypto, NFT, AR e VR, anch’esse disseminate lungamente dentro al Play Store di Android e l’App Store di Android.
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