È tempo di una nuova primavera tra gli smartphone di fascia media. Realme e Redmi hanno spinto al massimo le potenzialità dei dispositivi di fascia (teoricamente) inferiore, avvicinandoli ai top di gamma o comunque ai devices più costosi
Realme sta diventando un competitor da tener d’occhio per chi, come Xiaomi, ha finora fatto da padrona nel settore degli smartphone Android economici. La crescita del sub brand di Oppo è certificata dai dati Canalys che evidenziano la brillantezza e la lungimiranza delle strategie adottate dal produttore, per certi versi molto simili a quelle della “cugina” OnePlus. E l’ultimo Realme 9 Pro Plus ne costituisce una riprova evidente.
Realme ha pescato una carta importante per il suo nuovo smartphone di fascia media: il comparto fotografico, che poi è (o meglio, era) il principale punto debole dei dispositivi più economici. Sulla falsariga della serie OnePlus Nord, anche Realme 9 Pro Plus sceglie di adottare sensori mutuati dai top di gamma. Il componente di maggior spessore è il Sony IMX766 utilizzato lungamente dai tutti gli esponenti dell’holding cinese BBK Electronics, tra cui il OnePlus Nord 2, l’Oppo Find X3 Pro e persino il pieghevole Oppo Find N; anche Xiaomi 12 e 12X condividono lo stesso sensore.
Il risultato è presto detto: fotografie di ottimo livello pur spendendo 399 euro, ossia il prezzo di vendita di Realme 9 Pro Plus. Se a questo aggiungiamo la presenza di uno schermo AMOLED con frequenza di aggiornamento a 90 Hz e una batteria da 4.500 mAh con tecnologia di ricarica rapida a 60 watt, appare evidente che il nuovo smartphone Realme è pronto a conquistare un plebiscito di apprezzamenti per il suo rapporto qualità-prezzo altissimo.
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Abbiamo scelto di iniziare l’articolo con un riferimento a Realme per richiamare il brand più in crescita del 2021. Dall’altro lato della staccionata attende il Redmi Note 11 Pro, che in questa nuova edizione guadagna dei veri e propri “super poteri” per tenere a distanza l’arrembante sub brand di Oppo. Xiaomi ha infatti spinto al massimo il suo migliore esponente tra i mediogamma: arriva la ricarica rapida a 67 watt di Xiaomi Mi 11, un display di qualità e un design elegante seppure vagamente ispirato.
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Xiaomi e Realme hanno insomma elevato gli smartphone Android di fascia media a un nuovo livello. Come i top di gamma hanno conosciuto i modelli “premium”, alla stessa maniera gli smartphone più attenti al prezzo hanno partorito dei modelli che sembrano “scimmiottare” con i prodotti più costosi. Una buona notizia per i consumatori, che a meno di 400 euro potranno acquistare dispositivi di ottima fattura, senza rinunce e con un comparto fotografico all’altezza delle aspettative. E voi, quale smartphone di fascia media “premium” acquisterete tra Realme e Redmi?
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